rotate-mobile
Cronaca

Si spacciava per associazione culturale, ma organizzava spettacoli

"Positiva" ai controlli di Halloween anche una società con sede a Ravenna, che organizzava spettacoli nascondendosi dietro lo schermo di un'associazione culturale

Talloncini colorati, gettoni e documenti non fiscali al posto degli scontrini, incassi fino a 40mila euro totalmente in nero, guardaroba traboccanti di abiti non battuti alla cassa, lavoratori in nero e finte associazioni, baristi e cameriere che lavorano gratis per una sera. Sono queste le “maschere” dell’illegalità indossate per evadere il fisco, scoperte da Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna e SIAE con l’operazione Halloween II, realizzata nei confronti di 27 locali che nella notte del 31 ottobre organizzavano serate a tema.

Dietro l’apparenza di normali avventori, i team di funzionari hanno prima monitorato le casse dei guardaroba e dei bar per verificare la corretta emissione dello scontrino fiscale, poi si sono presentati e hanno contestato ai gestori le irregolarità riscontrate. Nel riminese, l’accesso a un night ha rilevato l’omissione di circa 900 euro, tra imposta sugli spettacoli e scorretta applicazione dell’aliquota Iva, oltre a 5 lavoratori in nero. “Positiva” ai controlli anche una società con sede a Ravenna, che organizzava spettacoli nascondendosi dietro lo schermo di un’associazione culturale. Non solo evasori. Non è tutto “nero” nella notte di Halloween. Per cinque locali, due nel riminese, uno a Cesena, Ravenna e Parma,  i controlli di cassa non hanno evidenziato irregolarità.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si spacciava per associazione culturale, ma organizzava spettacoli

RavennaToday è in caricamento