Solidarietà, finanziati dalle imprese progetti di volontariato per 53mila euro
Le aziende avevano la possibilità di finanziare con uno o più moduli del valore di 500 euro i vari progetti. Nel complesso, quelli finanziati dalle imprese per complessivi 53mila euro, sono 16
Si conclude l'edizione 2013 del progetto “Adotta un progetto sociale – diventa un'azienda solidale”, che incrocia il fabbisogno finanziario delle associazioni di volontariato nella realizzazione dei loro progetti, con la volontà di aziende e Istituti di credito locali di farvi fronte quale rinnovato gesto di solidarietà e sensibilità ai bisogni della città. Le aziende avevano la possibilità di finanziare con uno o più moduli del valore di 500 euro i vari progetti. Nel complesso, quelli finanziati dalle imprese per complessivi 53mila euro, sono 16 (su un totale di 46 presentati) e riguardano gli ambiti del sociale, del sanitario, i diritti degli animali e la riqualificazione urbana.
Dalla prima edizione della campagna “Adotta un progetto sociale – diventa un'azienda solidale” nel 2011, le somme erogate dalle aziende sono passate da 30mila, 49mila alle 53mila di quest’anno, mentre i progetti finanziati quest’anno sono superiori di uno rispetto all’anno scorso. "Anche per il 2013 il successo e l'apprezzamento per questo progetto – dichiarano gli assessori Giovanna Piaia alle Politiche sociali e volontariato, e Massimo Cameliani alle Attività produttive -. Questo risultato non era scontato, soprattutto in un quadro economico assai difficile, come quello che stiamo attraversando".
"Fa piacere quindi doppiamente piacere vedere, da un lato il volontariato impegnato a mantenere viva la tensione con progetti sempre nuovi e, dall’altro, le aziende che, in nome della solidarietà, le aiutano a concretizzarli. Anche questo è uno degli aspetti che qualificano la nostra città e la mette ai primi posti nella classifica nazionale delle smart cities, posizionandosi come prima assoluta per “capitale sociale”. Santa Lucia, ci è sembrata l’occasione migliore per ringraziare pubblicamente aziende ed associazioni e tutti quelli che ogni anno donano molto alla città e ai cittadini”.