Blitz antidroga in via Istria, catturati due pusher

Gli agenti della Squadra Mobile di Ravenna hanno arrestato due spacciatori. Si tratta di due marocchini di 33 e 40 anni, entrambi non in regola con il permesso di soggiorno. L’operazione, durata più di dodici ore, ha permesso di individuare in un’abitazione in via Istria il covo dei pusher. I poliziotti hanno notato l’arrivo di un tossicodipendente residente nel cesenate che a bordo di una minicar ha affiancato un cittadino extracomunitario arrivato in bicicletta.

CONSEGNE - I due dopo aver effettuato uno scambio si sono allontanati in direzioni opposte. La verifica del cesenate, a cui era stata già sospesa la patente e per questo si trovava a bordo di un “cinquantino”, non ha deluso: nel portaoggetti gli è stata trovata una dose di eroina, che poi ha dichiarato di aver acquistato per 20 euro. Altrettanto positivo si è rivelato l’inseguimento del pusher che, uscito nuovamente dall’abitazione, era pronto a fare il secondo “giro di consegne”.

GARAGE - Nella speranza di farla franca, alla vista dei poliziotti ha tentato di disfarsi della droga. La mossa non è passata inosservata e ha fatto scattare l’irruzione. Nell’appartamento e nel garage sono stati trovati complessivamente cinque stranieri: tre col permesso di soggiorno e due irregolari sul territorio nazionale. Nel garage, dove si era ricavato un alloggio di fortuna, il pusher nascondeva la sua piccola fortuna: duecento grammi di droga circa, tra cocaina ed eroina, soldi, più  le attrezzature del mestiere, il materiale per il confezionamento delle dosi e la bilancia elettronica di precisione.

L’ESAME - Stessa sorte è toccata al secondo marocchino irregolare: sotto il letto, nascoste dentro una delle sue scarpe, involucri pieni di eroina e il bilancino. Dopo la verifica nei laboratori della Polizia Scientifica di Ravenna della sostanza stupefacente sequestrata, tre etti circa di eroina e cocaina da tagliare, i due spacciatori sono stati arrestati e portati in carcere, a disposizione del magistrato. Al termine del processo saranno espulsi dall’Italia per il successivo rimpatrio in Marocco.