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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sparatoria nel parcheggio del pronto soccorso: arrestato un 35enne lughese

Le manette sono scattate in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale della città bizantina.

Nuovi sviluppi nell'indagine relativa alla sparatoria avvenuta il 16 maggio del 2015 nei pressi del pronto soccorso di Ravenna. Dopo aver arrestato lo scorso giugno, insieme alla Squadra Mobile, un tunisino 38enne, domiciliato a Ravenna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno arrestato un 35enne lughese, residente a Imola e già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, con l'accusa di concorso in tentato omicidio. Le manette sono scattate lunedì scorso in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale della città bizantina. L'uomo avrebbe partecipato in maniera attiva all'episodio.

Secondo gli investigatori il tunisino è il responsabile del tentato omicidio di un cittadino albanese avvenuto nel parcheggio antistante il Pronto Soccorso, con l’esplosione di almeno 10 colpi di pistola contro la sua auto, una Ford Focus, raggiunta da diversi colpi. Sul luogo i Carabinieri avevano recuperato 10 bossoli di cartucce calibro 9x21 ed una maglietta con macchie di sangue. La serrata attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore Daniele Barberini, ha consentito di delineare un quadro indiziario, corroborato anche dalle risultanze degli esami scientifici svolti dai Carabinieri del Ris di Parma a carico del tunisino.

Sparatoria nel parcheggio del pronto soccorso (Foto Argnani)

La sparatoria sarebbe stata una ritorsione, per una zuffa verificatasi qualche ora prima in un’altra zona di Ravenna tra extracomunitari, verosimilmente per contrasti legati al traffico distupefacenti. L’albanese sfuggito ai colpi, di pistola da quanto finora emerso si stava recando il pronto soccorso perché chiamato telefonicamente da un connazionale rimasto ferito nello scontro e sarebbe stato scambiato dal gruppo rivale, per uno dei partecipanti alla precedente rissa. Il lughese, secondo quanto appurato dagli inquirenti, era schierato dalla parte dei tunisini. Ora si trova in carcere a Port'Aurea a disposizione della magistratura.

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