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Cronaca Alfonsine

Alfonsine, degrado alla stazione. Legambiente: "La sala d'attesa diventi punto d'informazioni"

Legambiente ha rimarcato il fatto che il degrado e l'abbandono chiamano solo altro degrado e abbandono. Solo lo scorso anno ad esempio è stato spaccato il monitor degli arrivi e partenze in stazione

La recente imbiancatura dell'atrio della stazione di Alfonsine ha resistito ben poco ai graffiti. Se a fine anno finalmente dopo mesi in uno stato deplorevole, la stazione era stata finalmente ritinteggiata, già oggi si ripresenta con parecchi graffiti, segno inequivocabile di degrado e abbandono, che non potranno che aumentare se non si interviene tempestivamente a ripristinare il decoro dei locali.

“Al di là della videosorveglianza, sempre invocata da tutti in questi casi - ha dichiarato Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna - crediamo che sia necessario in primo luogo cambiare approccio e soprattutto fare in modo che un luogo come la stazione di Alfonsine, da cui transitano ogni giorno centinaia di persone, torni ad essere vissuto e vivibile. L'alternativa al degrado infatti non sono tanto le telecamere, quanto piuttosto la presenza delle persone che da sole possono fare in modo che gli spazi pubblici continuino ad essere luoghi puliti e civili”.

Da questo punto di vista l'associazione ha notato alcuni piccoli, ma significativi interventi realizzati in altre stazioni comparabili a quella di Alfonsine, in cui le aministrazioni comunali e gruppi di volontari hanno “arredato” le sale d'attesa con pannelli informativi, foto storiche, informazioni utili a turisti e cittadini su cosa vedere nel centro abitato, la sua storia, i suoi servizi.

“Da questo punto di vista crediamo che sia un'operazione facilmente replicabile anche ad Alfonsine - ha aggiunto Rambelli - esperti e volontari certo non mancano, perché dunque non trasformare con poca spesa (qualche bacheca e qualche foglio stampato) la sala d'attesa in un punto di informazioni sulla storia di Alfonsine, gli eventi di Casa Monti, il Museo della Resistenza, le attività delle associazioni e così via”.

Legambiente "ha rimarcato il fatto che il degrado e l'abbandono chiamano solo altro degrado e abbandono. Solo lo scorso anno ad esempio è stato spaccato il monitor degli arrivi e partenze in stazione. Una piccola ed economica opera di riqualificazione, dal costo probabilmente inferiore a quanto è costato sostituire il monitor, potrebbe contribuire ad evitare il ripetersi di certi fenomeni di degrado. L'associazione ha perciò scritto al sindaco per chiedere un incontro in cui discutere della possibile riqualificazione della sala d'attesa della stazione".

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