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Cronaca Faenza

Stupro di gruppo, l'orco finisce in carcere: dovrà scontare 5 anni

La giovane poi fu lasciata in stato di shock nella zona industriale di Faenza, dove aveva chiesto aiuto ad una guardia giurata che, vista la gravità della situazione, fece intervenire un'ambulanza

Aveva rapinato e violentato insieme ad altri quattro individui una trentenne nigeriana. Dovrà scontare i prossimi cinque anni in carcere un 26enne di Lamezia Terme, ma di genitori nordafricani, arrestato mercoledì mattina dai Carabinieri della stazione di Faenza in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dalla Corte d'Appello di Bologna. L'episodio, per il quale si sono aperte le porte della casa circondariale di Port'Aurea, si è verificato nella nottata tra il 31 marzo e il primo aprile del 2011. 

LO STUPRO - La vittima aveva fatto visita ad una sua connazionale a Faenza. Mentre si stava incamminando verso la stazione per prendere il treno che l'avrebbe riportata nel bolognese, dove risiedeva, venne avvicinata da un’autovettura con a bordo cinque sconosciuti. Dopo averla minacciata, gli individui le intimarono di consegnare la borsa, per poi costringerla a salire in auto. In aperta campagna la violentarono a turno, tenendola sotto sequestro per circa tre ore sotto la minaccia di una pistola. 

IL SOCCORSO - La giovane poi fu lasciata in stato di shock nella zona industriale di Faenza, dove aveva chiesto aiuto ad una guardia giurata che, vista la gravità della situazione, fece intervenire un’ambulanza. All’epoca la vicenda aveva creato molto scalpore in città a tal punto che gli investigatori l’avevano definita “una storia di violenza selvaggia”. Grazie ai dettagli riferiti dalla donna, fra cui alcuni particolari dell’auto utilizzati dai suoi aguzzini, furono identificati dopo alcuni mesi di indagini tre appartenenti al “branco”, tutti di Faenza, tra cui il 26enne.

ARRESTI E CONDANNE - I tre vennero arrestati nell'ottobre dello stesso anno con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona e rapina aggravata. Il 26enne, nel frattempo uscito dal carcere e sottoposto agli arresti domiciliari, è stato condannato insieme ai suoi complici a 5 anni di reclusione. A nulla è valso il ricorso in Cassazione, respinto pochi giorni fa. I carabinieri di Faenza hanno ricevuto l’ordine di carcerazione, portandolo alla casa circondariale di Ravenna. Anche il 41enne faentino, suo complice, che dopo l’arresto si era trasferito a Cattolica, è stato raggiunto da analogo provvedimento di cattura eseguito dai carabinieri del luogo la settimana scorsa. Il terzo componente della banda già si trovava in carcere a Modena. 

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