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Cronaca

Superquark a Ravenna, Alberto Angela: "Un viaggio nella storia attraverso il mosaico"

Il paleontologo, celebre per aver preso in eredità dal padre Piero la conduzione del programma "Quark", si trova in città per girare una puntata del programma tra musei, monumenti e mosaici

In questi giorni girando per le strade della città vi potrebbe essere capitato di scorgere in lontananza Alberto Angela: il paleontologo, celebre per aver preso in eredità dal padre Piero la conduzione del programma "Quark" (diventato poi "Superquark"), si trova infatti a Ravenna  per girare una puntata del programma tra musei, monumenti e mosaici. Il conduttore ha visitato anche il parco archeologico di Classe, dove l'assessore al turismo Giacomo Costantini gli ha consegnato una targa di riconoscimento. Nei giorni scorsi Angela ha visitato, oltre al parco di Classe, anche San Vitale, il Mausoleo di Teodorico e il Museo nazionale, mentre venerdì ha girato alcune scene all'interno della Domus dei Tappeti di pietra.

"Il nostro è un Paese che ha un patrimonio incredibile di cui tutti dovrebbero andare fieri, è come un grande libro di storia da sfogliare viaggiando - commenta il conduttore - Stiamo creando un racconto che passa da un sito Unesco a un altro. Bisogna avere una visione globale del territorio, non solo dei singoli reperti o musei, ma unirli ma in modo dinamico nel tempo, per cui si può passare dall'età pre-romana a quella romana, al tardo impero, al regno ostrogoto ai bizantini semplicemente spostandosi. E' come fare un viaggio nel tempo spostandosi nello spazio, e Ravenna è indubbiamente un luogo che permette di fare questo viaggio. Vogliamo raccontare la storia attraverso la bellezza dell'arte: quando entriamo a San Vitale, riusciamo a trovare quello che rimane della storia. Non ci sono piu i palazzi, gli eserciti, ma è rimasta l'arte. E dall'inanimato mosaico può venir fuori la vita".

"E' un piacere per gli occhi e per l'anima essere qui a Ravenna - continua lo storico - Spesso tendiamo a camminare distrattamente per la nostra città passando su strade antichi o di fronte a monumenti storici senza neanche accorgercene. Anche il nostro modo di pensare, di vivere, di rapportarci, di mangiare, di fare batutte ed essere cosi aperti è frutto del nostro passato, è nel nostro dna. Tutto questo è qualcosa che è ancora dentro di noi, e quando ne parliamo ritroviamo l'origine del nostro essere. Prendete i mosaici, ad esempio: non sono solo tappeti di pietra. Pensate a chi ha passeggiato qui sopra, quali discorsi sono stati fatti in questo preciso luogo? La grande storia è fatta di piccole storie, e raccontandole si riesce a descrivere il quadro completo. Il passato è uno specchio del presente. Il nostro, in particolar modo, è un paese unico, io ho viaggiato tanto ma non ne esistono altri che abbiano un patrimonio come quello italiano. Abbiamo avuto la fortuna di nascere e vivere in quello che definirei come un bellissimo giardino con tanti fiori profumati e rari che abbiamo solo noi: è importante raccontarlo a tutti".

Alberto Angela a Ravenna (foto Argnani)

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