Un italiano alle prese col cibo giapponese: sushi nel nuovo ristorante "fusion"

I ristoranti di sushi ormai spuntano come funghi in ogni città, compresa la nostra. Ma non è facile che un italiano decida di aprire un locale di cibo giapponese, un tipo di cucina che richiede ottima tecnica e tanta esperienza. 

Eugenio non si è lasciato spaventare quando a 25 anni, nel 2015, ha deciso di aprire il suo primo ristorante di sushi nella zona di Marinara. "Ho sempre "spadellato" fin da piccolo e sono un grande appassionato del Giappone - racconta Eugenio - Sognavo da una vita di aprire un locale giapponese. Per imparare la tecnica ho studiato con alcuni cuochi norvegesi che hanno una catena di sushi in Norvegia: li ho invitati qui in Romagna per la stagione e ne ho approfittato per assorbire tutta la loro esperienza, ci hanno insegnato l'arte del sushi".

Nonostante la grande passione, l'esperienza di Eugenio non si rivela molto positiva. "Marinara non rende e costa troppo. È una zona spenta, è stata un po' tagliata fuori. Non riuscivamo a starci dentro". Ma il giovane chef non si arrende e decide di riprovarci, questa volta più "vicino a casa". "Ho deciso di chiudere il locale di Marinara e di aprire un nuovo ristorante  a Casal Borsetti, il mio paese. Qui non c'è un sushi nel giro di 30 chilometri. Vogliamo dare un'opportunità al paese per cercare di "ringiovanirlo", sfruttando la posizione nella piazza centrale". 

Il nuovo ristorante di Eugenio, che aprirà a metà novembre, non si limiterà a proporre sushi: "L'ho chiamato Samura sushi & street food perché proporremo cucine diverse: il sushi naturalmente avrà grande spazio, con proposte anche di sushi caldo con pesce cotto al forno, non solo i classici "nigiri" col salmone. Oltre a questo proporremo hamburger, hot dog e street food di vario genere. Sarà un locale innovativo che a Casal Borsetti manca".

Il giovane cuoco è molto attento anche alla scelta delle materie prime: "Avremo hamburger e hot dog di carni scelte provenienti da macellerie del territorio, ortaggi a chilometro zero e, per il sushi, cercheremo di sfruttare soprattutto il pescato della zona. Sarà una cucina un po' diversa dalla solita: siamo certi che per il nostro paese sarà una bella opportunità".

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