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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tagli al personale delle pulizie nelle scuole, nel ravennate rischiano in 200

Continua la vertenza attivata dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil, per garantire dall'1 gennaio 2014, la continuità occupazionale e la tenuta del reddito degli oltre 24mila lavoratori e lavoratrici occupati negli appalti di pulizia e ausiliari in 4mila scuole

Continua la vertenza attivata dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil, per garantire dall'1 gennaio 2014, la continuità occupazionale e la tenuta del reddito degli oltre 24mila lavoratori e lavoratrici occupati negli appalti di pulizia e ausiliari in 4mila scuole di ogni ordine e grado, viste le riduzioni programmate dal Ministero dell’Istruzione. A seguito degli incontri che si sono succeduti dal 22 luglio al 4 novembre al Tavolo Politico di confronto istituito al Miur tra la rappresentanza politica del Ministero e i sindacati, le parti avevano stabilito di incontrarsi immediatamente dopo l’incontro della compagine ministeriale alla Presidenza del Consiglio e comunque non oltre il 26 novembre scorso.

Ad oggi non è ancora stata convocata alcuna riunione, nonostante si sia svolto l’incontro tra il Miur e la presidenza del Consiglio, quest’ultima coinvolta dallo stesso Ministero per trovare soluzioni per la continuità occupazionale e reddituale, come previsto dagli impegni assunti con le parti sociali. Sono, inoltre, ancora aperte le procedure di licenziamento collettivo per tutti i 24mila addetti.

Situazione grave, sia in termini di ripercussioni sociali per migliaia di lavoratrici e lavoratori, stabilizzati già dalla fine degli anni '90, sia per la salubrità e la sicurezza degli alunni e di chi opera negli ambienti scolastici, tanto che anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil sono intervenuti, richiedendo un incontro urgente alla Presidenza del Consiglio per far comprendere la serietà che la vertenza riveste.

Nella provincia di Ravenna le lavoratrici ed i lavoratori interessati sono circa 200 ed il rischio maggiore, nella migliore delle ipotesi, è quello di vedersi ridurre le ore lavorative, ciò significa che con ogni probabilità in alcune scuole vi sarà un forte peggioramento del servizio ed il risultato sarà inevitabilmente quello di avere ambienti scolastici sporchi e insalubri.

Scrivono i sindacati: “Siamo quindi a sollecitare anche i cittadini ed i genitori a dimostrare la loro solidarietà alle lavoratrici e a comprendere le importanti motivazioni dello sciopero, la protesta non si fermerà ma si prevedono altre azioni che daranno continuità e visibilità a questa vertenza. In considerazione della situazione di incertezza in cui versano le lavoratrici e i lavoratori coinvolti Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltrasporti-Uil proclamano uno sciopero con manifestazione nazionale per la giornata del 12 dicembre 2013”.

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