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Cronaca

Taglio del nastro per il nuovo sportello "Giustizia - orientamento e informazioni"

Ha inaugurato lunedì mattina alle 10, nonostante il freddo e i primi fiocchi di neve, il nuovo sportello "Giustizia - orientamento e informazioni" presso l'aula di Corte d'assise nel Tribunale di Ravenna

Offrire orientamento e supporto, al fine di consentire ai cittadini la miglior fruizione di alcuni servizi, e informazioni di carattere logistico per tutti coloro che hanno necessità di accedere agli uffici e alle cancellerie del Palazzo di Giustizia. Per raggiungere al meglio questi obiettivi è stato pensato lo Sportello Giustizia, inaugurato lunedì in Tribunale per iniziativa del suo Presidente, Roberto Sereni Lucarelli, e condiviso con la Procura della Repubblica, frutto di una collaborazione tra gli Uffici Giudiziari, il Comune di Ravenna, l’Ordine degli Avvocati, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, il Consiglio Notarile e l’Associazione dei Professionisti delegati alle vendite giudiziarie. Oltre al sindaco Michele de Pascale e al presidente del Tribunale Roberto Sereni Lucarelli, erano presenti all’inaugurazione anche Jacopo Morrone sottosegretario di Stato per la Giustizia e Alessandro Mancini procuratore capo di Ravenna.

Inaugurato un nuovo sportello in Tribunale (foto Massimo Argnani)

Per quanto concerne il primo obiettivo, lo sportello vuole rappresentare un riferimento “di prossimità” per il cittadino in situazione di disagio o difficoltà. Tale supporto è destinato, nella fase iniziale, soprattutto alle pratiche di amministrazione di sostegno, alle tutele e curatele, all’accesso al gratuito patrocinio ma, in prospettiva, è estendibile anche ad altri servizi. L’attività dello Sportello Giustizia è stata infatti definita anche sulla base di un protocollo d’intesa fra il Tribunale, nella persona del presidente Roberto Sereni Lucarelli, e il Comune, nella persona del sindaco Michele de Pascale, con il fine di individuare rapporti di collaborazione e sinergia legati appunto al particolare e delicato ambito dell’amministrazione di sostegno, che comprende sia aspetti di competenza del Comune che aspetti più propriamente giurisdizionali. L’orientamento e il supporto ai cittadini sulla gestione delle pratiche riferite all’istituto dell’amministrazione di sostegno avverranno in tale unico ufficio mettendo insieme le risorse necessarie fornite da tutti gli enti coinvolti, compresi gli ordini professionali. Ciò permetterà di rendere un servizio di orientamento e supporto all’utenza più completo ed efficace e sicuramente reso in forma più organica. Il protocollo prevede anche l’attivazione di modalità di ascolto da remoto dei cittadini residenti con problemi sanitari certificati tali da impedire agli stessi di raggiungere il tribunale, se non con l’ausilio di un’ambulanza, con ciò favorendo un minor dispendio di risorse ed evitando, per quanto possibile, disagi agli utenti. La replicabilità di tale progetto presso il Comune di Faenza e il Comune di Lugo costituisce un obiettivo possibile e certamente perseguibile.

Per quanto concerne il secondo obiettivo, lo sportello vuole rappresentare un sicuro riferimento per tutti coloro che necessitino di accedere agli uffici o alle aule del tribunale. A tale scopo è stato ritenuto utile distinguere due canali di informazione riguardanti l’attività di udienza e l’attività di cancelleria. Personale volontario fornirà le indicazioni minime per individuare la meta da raggiungere; in un monitor, sulla parete posta subito dopo il controllo di sicurezza, sarà riportata tutta l’attività di udienza prevista durante la giornata. E ci sarà una segnaletica a terra con i colori della città di Ravenna.

"In primo luogo – ha esordito Michele de Pascale sindaco di Ravenna – intendo portare un sincero ringraziamento da parte di tutte le istituzioni della nostra comunità al Tribunale e alla Procura della Repubblica di Ravenna per il lavoro di grande qualità che svolgono nel nostro territorio. Oggi è una giornata importante perché segna la rappresentazione concreta di un approccio che l’amministrazione della giustizia nel nostro territorio vuole avere in termini di relazione con la comunità. Porre al primo posto il tema del rapporto col cittadino che si relaziona con la pubblica amministrazione e cercare di comprenderne le difficoltà e i disagi facilitandogli il percorso, contraddistingue la modalità con la quale si svolge una funzione così importante. Con le innovazioni e con la sinergia che si è creata stiamo dando piena attuazione al secondo comma dell’articolo tre della Costituzione, che affida a tutta la Repubblica, enti locali, istituzioni dello Stato, ma in sussidiarietà anche associazioni, sindacati, professionisti e volontariato, il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale affinché sia garantito il rispetto della dignità delle persone e si faccia in modo che anche alle persone più deboli possano essere garantiti i medesimi diritti".

“È la condivisione complessiva che tutti insieme abbiamo raggiunto – ha dichiarato il presidente del Tribunale Roberto Sereni Lucarelli - che rende lo Sportello Giustizia qualcosa di unico, utilizzabile ad esempio anche per ulteriori finalità. La sua realizzazione è stata possibile grazie al coinvolgimento dell’ente territoriale nell’organizzazione dei volontari che presteranno servizio all’interno dello Sportello e al sostegno economico fornito da tutti gli Ordini e Associazioni professionali coinvolti. Ulteriore supporto è pervenuto dagli stessi fornitori delle infrastrutture, anch’essi motivati dalla volontà di sostenere un’iniziativa destinata al miglioramento del ‘servizio giustizia’ offerto a tutti gli utenti. In definitiva ritengo di poter dire che lo sportello che andiamo a istituire non è del Tribunale né della Procura e neanche del Comune di Ravenna e degli Ordini Professionali, ma è di tutta la comunità della città di Ravenna”.

“L’obiettivo è aprire un dialogo con i cittadini e far sentire la giustizia vicina alle loro esigenze - ha concluso il sottosegretario alla giustizia Jacopo Morrone - Una giustizia che risponde ai loro interrogativi e che li accompagna nei percorsi a cui devono accedere. E’ questo in estrema sintesi l’obiettivo della giustizia di prossimità, che prevede punti di accesso al sistema giudiziario, con sportelli che forniscono informazioni e servizi diversi. Un’iniziativa che condivido in pieno e che auspico si riproduca in ogni parte del Paese, tanto da raggiungere, come ha preannunciato il ministro Alfonso Bonafede, i 1.000 uffici di prossimità entro il 2019, grazie a 37 milioni di finanziamento europeo. Il comparto giustizia è al centro del programma di Governo. Ricordo a questo proposito che nella manovra di bilancio sono contemplati, tra l’altro, 500 milioni in tre anni per l’assunzione di 3.000 assistenti giudiziari e 600 magistrati”. Il sottosegretario durante l’intervento ha colto l’occasione per complimentarsi con tutti gli operatori (magistrati, cancellieri, uff.giudiziari, assistenti giudiziari ecc.) per l’ottimo posizionamento che la giustizia ravennate guadagna nell’annuale classifica stilata dal quotidiano Il Sole 24 Ore: si aggiudica infatti addirittura il primo posto per il minor numero di “cause pendenti ultratriennali”. “Altro dato importante, secondo i numeri che mi sono stati gentilmente forniti, si registra una percentuale di condanne pari all’86,34 per cento per i processi davanti al giudice monocratico e del 92,06 per cento per i processi davanti al giudice in composizione collegiale. Considero questi dati davvero eccellenti, tali da giustificare il posizionamento di Ravenna ai primi posti a livello nazionale per efficienza”.

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