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Cronaca

Una telecamera mobile per arginare l'abbandono dei rifiuti

Il fenomeno sta assumendo in alcune realtà del territorio dimensioni notevoli, generando degrado e mettendo talvolta a rischio la salute dei cittadini. Arriva ora una nuovo strumento di repressione

E' stata firmata lunedì mattina in Provincia a Ravenna la convenzione tra Provincia, Gruppo Hera, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Comune di Faenza e Autorità d’ambito di Ravenna per arginare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti urbani e speciali. Monostante la capillare rete di servizi di raccolta (contenitori stradali, contenitori dedicati, ritiri domiciliari, stazioni ecologiche) e l’impegno continuo per informare i cittadini circa le corrette modalità di conferimento dei rifiuti, il fenomeno sta assumendo in alcune realtà del territorio dimensioni notevoli, generando degrado e mettendo talvolta a rischio la salute dei cittadini.

In base all'accordo Hera organizza sul territorio provinciale il servizio di gestione rifiuti urbani che dispone il divieto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti; Comuni e Provincia, tramite i propri Corpi di Polizia, provvedono alla repressione delle violazioni, che costituiscono aggressioni e degrado dell'ambiente. In collaborazione con i corpi di polizia locale, sarà dunque avviata un’attività sperimentale di videosorveglianza. I Comandi infatti disporranno, in comodato gratuito, di un’auto dotata di dispositivo di videocontrollo che verrà posizionata di volta in volta nei punti riconosciuti come più critici per l’abbandono.

“La sperimentazione, fortemente voluta dall’Autorità d’Ambito,” sottolinea l'assessore provinciale all'ambiente Mara Roncuzzi ”ha uno scopo molto preciso: disincentivare l’abbandono dei rifiuti e cercare di punire chi scarica sulla collettività la propria inciviltà e mette a repentaglio la salute dei cittadini inquinando l’ambiente”.

I dati, infatti, parlano chiaro: ogni anno sono necessari migliaia di interventi per la rimozione di rifiuti abbandonati in punti critici ricorrenti; e a questi si aggiungono gli interventi extra-programma che i singoli Comuni devono richiedere: sono interventi di ripristino di situazioni pericolose (ad esempio, sversamento di materiale su strada) e, in molti casi, di rimozione di cemento-amianto abbandonato in luogo pubblico. Continua Roncuzzi: “Questi interventi devono essere pagati dalla collettività e sottraggono fondi alle politiche territoriali per famiglie in difficoltà che i singoli Comuni possono mettere in campo. Per questo, oltre alle politiche repressive consentite dalla tecnologia, è importante la collaborazione dei cittadini: segnalare se si vedono degli abbandoni è un gesto di civiltà, ed è importante ricordare, ad esempio, che l’Autorità Ambito, in collaborazione con Hera, ha previsto il ritiro a domicilio gratuito per i privati di cemento-amianto per quantità fino 250kg all’anno.”

“Ci impegniamo ogni giorno per rendere le nostre città più pulite e vivibili – commenta Tiziano Mazzoni, direttore della Struttura Operativa Territoriale di Ravenna Hera Spa – e i servizi che mettiamo a disposizione dei cittadini, quali le stazioni ecologiche e il ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti a domicilio, vanno nella direzione di limitare il più possibile il fenomeno degli scarichi abusivi”.

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