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Cronaca Centro / Vicolo Portonaccio

Debiti per droga, tunisino accoltellato in centro a Ravenna: due arresti per tentato omicidio

Nella circostanza il coltello fu passato da un altro ragazzo, un 28enne tunisino anche lui, che partecipando all’aggressione, si è reso complice

Un debito di droga. Questo il movente dell'accoltellamento subìto la sera del primo febbraio scorso da un tunisino in via Portonaccio. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno ricostruito la dinamica dei fatti, arrestando giovedì due connazionali del ferito, in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari del capoluogo bizantino. I due indagati, rispettivamente di 28 e 29 anni, si trovano dietro le sbarre con l'accusa di tentato omicidio.

L'INTERVENTO - I Carabinieri intervennero immediatamente sul posto la sera dell’accoltellamento, inviati dalla centrale dopo che un passante aveva chiamato il 112. Inizialmente sembrò tutto chiaro, poiché tutti i presenti concordarono nella versione. Fu dunque arrestata una donna brasiliana che ammise di aver dato i due fendenti alla vittima, un ragazzo tunisino: il movente, palese fin da allora, era legato al mondo della droga e probabilmente ad un vecchio debito non onorato.

LE INDAGINI - Da quel momento però i militari hanno iniziato a scavare, procedendo a sentire tutte le parti coinvolte, compreso il ferito che nel frattempo non versava più in prognosi riservata: ben presto vennero a galla tutte le discrepanze che le varie versioni riportavano, facendo emergere racconti contrastanti e inverosimili. Solo dopo una indagine certosina gli uomini dell'Arma hanno capito che la ragazza brasiliana, già con un amministratore di sostegno, si accollò tutta la colpa, confidando anche nella sua parziale incapacità di intendere e di volere, per difendere il proprio fidanzato, anch’egli di origine tunisina come la vittima.

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI - Il lavoro dei militari, fatto di pedinamenti, di ricerche e studio delle testimonianze, ha appurato che fu proprio il 29enne fidanzato della brasiliana a colpire per due volte il suo connazionale: quella sera, dopo un banale diverbio consumatosi tra urla e minacce, è scattato qualcosa e l'extracomunitario ha aggredito la vittima armato di coltello, prima con un colpo al braccio destro quando quest’ultima si stava allontanando, poi con un colpo al torace nel momento in cui il ferito si stava accasciando a terra, solo per pochi centimetri non è giunto al cuore.

IL MOVENTE - Nella circostanza il coltello fu passato da un altro ragazzo, un 28enne tunisino anche lui, che partecipando all’aggressione, si è reso complice. Le dinamiche del fatto cristallizzate al termine delle indagini, hanno consentito di dare un senso alla vicenda, permettendo di comprendere il perché di comportamenti poco chiari fino a quel momento. Gli investigatori, analizzando i precedenti dei soggetti coinvolti, tutti con precedenti in materia di sostanze stupefacenti, hanno ricostruito contatti e movimenti avvenuti in passato, costituenti il movente dell’alterco: le parti della vicenda, come detto, erano animate da un debito non pagato quantificabile in alcune migliaia di euro. 

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