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Cronaca

Terremoto, partito un modulo di primo soccorso con tende e cucina mobile

Il Coordinamento provinciale di Protezione Civile: "Ancora non ci sono richieste ufficiali di materiali". La Regione ha aperto un conto corrente per le donazioni. L'invito a programmare donazioni di sangue.

Un modulo di primo soccorso è partito questa notte dall’Emilia-Romagna verso le zone terremotate, sconvolte nel cuore della nottata tra martedì e mercoledì da una scossa di magnitudo 6.0 Richter. Si tratta di mezzi pesanti che trasportano tende, letti, cucina mobile, mensa, in grado di dare assistenza a 500-600 persone. A bordo non ci sono squadre di volontari ravennati, che restano però in stand-by, in attesa di ordini dal Coordinamento nazionale della Protezione Civile. Anche per le raccolte di materiali ci si sta organizzando perché, come spiega Marco Sarasini, presidente del Coordinamento provinciale delle Associazioni di volontariato della Protezione Civile, “richieste precise ancora non ce ne sono e andare sul posto adesso con dei materiali aumenterebbe il caos, perché ancora non sanno dove stoccarli”.

Anche i gruppi specializzati di Protezione civile V.A.B. - Vigilanza antincendi boschivi e Le Aquile - Unità cinofile da soccorso, sono ora impegnati a cercare le persone ancora vive, su richiesta della Centrale di Coordinamento nazionale della Protezione Civile. Dalla Bassa Romagna sono così partite cinque unità cinofile, un “drone” e un “geofono” (capace di percepire il battito cardiaco tra le macerie) con il relativo personale specializzato alla volta di Amatrice, uno dei paesi più colpiti dal sisma. (QUI TUTTE LE INFORMAZIONI).

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