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Cronaca

Fortissima scossa di terremoto nel centro Italia: "Nessun danno"

Il terremoto è stato avvertito distintamente anche nel ravennate, non solo nei piani più alti. "C'è da aver paura", è la voce che corre sui social.

E' un mercoledì sera di paura in tutto il Centro Nord Italia. La terra ha ripreso a tremare con forte intensità. Dopo la prima scossa delle 19.11 di magnitudo 5.4, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato un movimento tellurico di magnitudo 5.9 Richter. Gli scienziati stanno cercando di comprendere in queste ore se c'è una connessione con lo sciame sismico iniziato il 24 agosto scorso. L'epicentro del nuovo terremoto è nelle Marche. Il terremoto è stato avvertito distintamente anche nel ravennate, non solo nei piani più alti. "C'è da aver paura", è la voce che corre sui social. Sono numerose le telefonate effettuate al 115: tanta paura, ma non si registrano danni a cose o persone. "Al momento non risultano problemi nel territorio ravennate - conferma il sindaco Michele De Pascale -. Per qualsiasi segnalazione potete contattare la centrale della Polizia Municipale allo 0544485939. Giovedì ci saranno verifiche nelle scuole e negli edifici pubblici. Siamo tutti vicini alle popolazioni del centro italia nuovamente colpite".

IL TERREMOTO - Il nucleo del terremoto è stato individuato a tre chilometri da Castelsantangelo sul Nera, nella provincia di Macerata, con ipocentro a 8,4 chilometri di profondità. Due ore prima la scossa era stata di 5,4 gradi Richter, con ipocentro a 9 chilometri di profondità. Il dato è stato fornito dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), il cui sito internet è collassato per i troppi accessi nei minuti successivi al sisma. La stessa area è stata colpita dal violento sisma accaduto due mesi fa, ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Gli scienziati stanno cercando di comprendere in queste ore se c'è una connessione con lo sciame sismico iniziato il 24 agosto scorso. Nell'area colpita sono saltate le linee elettriche. Tanta paura e crolli a Visso, in provincia di Macerata, a pochi chilometri dall'epicentro. La popolazione si è riversata in strada. Il bilancio, dopo il primo terremoto, è di due feriti.

LA SPIEGAZIONE - Carlo Meletti, responsabile del centro di pericolosità sismica dell'Ingv, ha fatto il punto della situazione a SkyTg24: "C'è stata una ripresa dell'attività sismica che negli ultimi giorni stava diminuendo anche come magnitudo. Le scosse di mercoledì hanno interessato la zona più a nord dell'area interessate dal sisma del 24 agosto scorso. C'è stato un aumento del numero di scosse, più di 150 registrate al momento, conseguenza dei nuovi movimenti tellurici". L'esperto ha chiarito che "non si tratta di un'unica faglia, ma di un sistema di faglie. E' una caratteristica dell'Appennino. Lo avevamo già detto che erano possibili forti scosse. Nel 1997, ad esempio, ci sono state in Umbria-Marche scosse di terremoto di magnitudo 5 anche a sei mesi di distanza. Non sappiamo se in qualche modo la sequenza si estenderà verso nord o continuerà". 

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