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Cronaca

Attentati a Bruxelles, torna la paura terrorismo: "Nessun allarme specifico a Ravenna"

Il sindaco del capoluogo bizantino, Fabrizio Matteucci, ricorda "le vittime del terrorismo, che ha di nuovo colpito il cuore dell'Europa. Il nostro cuore è a Bruxelles"

Bandiere a mezz'asta in Municipio a Ravenna dopo gli attentati a Bruxelles. Il sindaco del capoluogo bizantino, Fabrizio Matteucci, ricorda "le vittime del terrorismo, che ha di nuovo colpito il cuore dell'Europa. Il nostro cuore è a Bruxelles". Le deflagrazioni hanno colpito intorno alle 8 lo scalo internazionale Zaventem e la stazione della metropolitana Maelbeek, a due passi dalle istituzioni europee: secondo un primo bilancio dei media ci sarebbero una trentina di morti e centinaia di feriti. Prima delle due esplosioni si sarebbero sentiti urla in arabo e spari. Fortunatamente non risulterebbero ravennati coinvolti.

Il consiglio comunale di Ravenna ha osservato un minuto di silenzio. "La lotta per annientare il terrorismo deve essere implacabile, globale e intelligente - ha dichiarato il primo cittadino -.  In queste ore si ripropongono temi e riflessioni che, purtroppo, dall'attentato delle Torri Gemelle non ci hanno mai abbandonato e che ciclicamente e con drammatica frequenza si ripropongono con forza.  Lo scontro è fra diritti universali dell'uomo e fondamentalismo che distrugge i diritti delle persone. L'obiettivo che il terrorismo fondamentalista di matrice islamica vuole colpire, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “è la cultura di libertà e democrazia”. La battaglia che dobbiamo ingaggiare è quella fra la civiltà universale dei diritti delle persone e la negazione di questa civiltà. Per vincerla".

"La nostra bandiera e la nostra barriera è la Costituzione, con la sua idea di laicità che non è la negazione del valore delle religioni, ma, al contrario, garanzia di libertà e argine al fanatismo - ha proseguito il primo cittadino -. È chiaro che contro questo terrorismo è necessario anche l'uso della forza. Ma anche quando useremo la forza non lo faremo mai come lo fa il nemico che dobbiamo combattere. Questo vale per le azioni della Comunità internazionale per distruggere l'Isis. E vale egualmente per difendere il nostro paese e le nostre città. Non ci sono nazioni a rischio zero, come ci ha ricordato in queste ore il presidente del Consiglio Matteo Renzi. A Ravenna non c'è un allarme specifico ma, come vale per tutti i paesi europei, in Italia non c'è nessuna città a rischio zero".

Ha proseguito il sindaco: "Come è noto da tempo, una decina di “terroristi internazionali”  hanno avuto contatti con Ravenna. L'ultimo è il cittadino pakistano raggiunto da un ordine di cattura in carcere perché già arrestato per altri motivi tre anni fa. Nessuno di loro è riuscito né riuscirà a mettere radici a casa nostra. A Ravenna, nel controllo del territorio la guardia è stata alzata da tempo e per tempo. Questo è il risultato della collaborazione tra intelligence, Prefettura, Procura e Forze dell'Ordine. In tutte le città vanno scovati reclutatori e punti di appoggio logistici delle cellule terroristiche. E poi , in tutte le città, vanno individuate frange fondamentaliste".

Ha concluso il sindaco: "La comunità ravennate esprime in modo corale la condanna totale del terrorismo. Nelle nostre città, e anche a Ravenna, dobbiamo vivere in pace con chi pratica la propria religione in pace. Vanno individuate e isolate le eventuali frange fondamentaliste, che possono essere un “brodo di coltura” pericoloso. Lo scontro è fra diritti universali dell'uomo e fondamentalismo che distrugge i diritti delle persone. La battaglia che dobbiamo ingaggiare è quella fra la civiltà universale dei diritti delle persone e la negazione di questa civiltà. Per vincerla. Bisogna cercare la collaborazione con tutti coloro che sono disposti a combattere questi nemici".

Arriva anche la condanna da Moschea la Pace di Ravenna: "Le notizie che arrivano da Bruxelles ci lasciano sbalorditi e sconcertati. Da musulmani, persone contro la violenza per la pace, contro il terrorismo per la solidarietà e i diritti umani, contro l'odio ma per l'amore, la nostra chiara e ferma condanna contro questa violenza". Moschea la pace di Ravenna e tutta la comunità musulmana ha espresso "la sua solidarietà ai famigliari delle vittime e alla città di Bruxelles e a tutta la società civile, con la speranza che finisce tutto questo odio e tutti i tipi di violenza ed ovunque".

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