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Cronaca

Traghetto fermo, 700 euro di multa. Ma l'opposizione non ci sta: "Qualche testa deve saltare"

Dopo la risposta dell'azienda che gestisce il servizio traghetti, i consiglieri dell'opposizione non si arrendono. "Sanzione ridicola se valutiamo in termini economici il danno d'immagine subito dall'amministrazione"

Una multa da 700 euro, più un'ulteriore sanzione ancora in fase di valutazione: è la "pena" inflitta a Start Romagna, azienda a cui è affidato il servizio di gestione dei due traghetti comunali che collegano Porto Corsini e Marina di Ravenna. Dal 9 giugno, infatti, uno dei due traghetti è fuori uso. L'assenza del secondo traghetto "Azzurro", tra l'altro il più grande dei due, si fa sentire soprattutto durante i weekend, quando si creano lunghe file d’attesa per l’imbarco. Il disservizio è stato causato dal mancato rinnovo dell’obbligatorio certificato di idoneità alla navigazione richiesto al natante, allorché è stato improvvisato per i pedoni un servizio d’autobus sostitutivo. Il traghetto è a terra per consentire alla commissione tecnica competente di effettuare, tramite anche l’apertura dello scafo, le verifiche necessarie al rilascio dell’autorizzazione al trasporto delle persone.

Il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, nel consiglio di martedì pomeriggio, ha presentato un'interrogazione in merito, mentre il capogruppo di Forza Italia Alberto Ancarani ha depositato un question time, a cui ha risposto l'assessore Roberto Fagnani che, non appena è venuto a conoscenza del disservizio, si è attivato chiedendo spiegazioni immediate all'azienda. "Venerdì 16 giugno, appreso del disservizio, ho inviato una lettera a Start Romagna, ad Amr (agenzia unica della mobilità romagnola), al sindaco e all'assessore al turismo Giacomo Costantini", spiega Fagnani. Nella lettera si legge: "Visti i rapporti societari e contrattuali che legano il comune di Ravenna, Mete spa (società di biglietteria) e Start ritengo che tale informazione sarebbe dovuta arrivare con largo anticipo per poterne condividere le problematiche e la gestione della comunicazione ai cittadini. La programmazione manutentiva di tali mezzi, vista la loro strategica importanza durante il periodo estivo, non può essere lasciata al caso o affidata a tempistiche non certe. Peraltro la programmazione di interventi manutentivi dei traghetti nel periodo estivo mi pare una previsione alquanto discutibile. Questo atteggiamento determina un grave danno d'immagine all'amministrazione comunale, garante del servizio. Vi chiedo di dare, con la massima celerità, ogni spiegazione sui fatti e di proporre con altrettanta celerità possibili scenari risolutivi delle criticità mettendo in campo ogni possibile azione compensativa".

La risposta di Start Romagna non si è fatta attendere. "Start Romagna ha fornito all'amministrazione i chiarimenti tecnici relativi al servizio e al mancato raddoppio per problemi di manutenzione; si rileva scarsa tempestività in tale comunicazione da parte dell'azienda, che sottolinea la straordinarietà della situazione, determinatasi a causa di eventi imprevisti e difficilmente prevedibili. Pur avendo infatti programmato correttamente i lavori di ordinaria manutenzione, la manutenzione predittiva non è stato in grado di far emergere le difettosità che hanno causato un supplemento di lavorazioni, al fine di assicurare la sicurezza della navigazione e ottenere le autorizzazioni alla ripresa del servizio. In assenza del raddoppio del fine settimana, abbiamo provveduto all'aumento della frequenza delle traversate, del personale di bordo e del personale di terra per la vendita dei biglietti".

Secondo l'azienda, durante il weekend non sono stati registrati disagi per la clientela, mentre i consiglieri al contrario raccontano di lunghe code e tempi di attesa di oltre 40 minuti, cosa che avrebbe spinto molti automobilisti a preferire il "giro lungo" passando dal ponte mobile. Nella lettera di Start, inoltre, viene specificato che il secondo traghetto resterà fermo anche per il fine settimana del 24-25 giugno e che il ripristino del servizio si attende per il 30 giugno. L'azienda conclude aprendo a un confronto con i sindacati per la valutazione di proposte operative. L'assessore Fagnani ha poi spiegato che l'amministrazione comunale sta valutando una possibile sanzione per l'azienda e che Amr sta già applicando una multa pari a 100 euro per ogni giorno di fermo senza comunicazioni di disservizio al comune - quindi i sette giorni dal 9 al 16 giugno, per un totale di 700 euro.

"Non credo a una sola parola della risposta di Start Romagna - esordisce Ancarani - Cosa, esattamente, non avevano previsto? Inoltre non c'è da rallegrarsi se pagheranno una sanzione: Start, infatti, è una società partecipata e quei 700 euro sono soldi dei cittadini. E non è vero che non ci sono stati disagi: le file erano interminabili. Qualche testa deve saltare". Anche Ancisi ha replicato duramente alla risposta di Start Romagna: "I disagi ci sono stati eccome, la gente ha preferito passare dal ponte mobile. Inoltre la cifra della sanzione è ridicola: se valutassimo in termini economici il danno d'immagine subito dall'amministrazione, nessuno se la caverebbe con 700 euro. La causa civile non va rivolta all'azienda in generale, ma nello specifico al responsabile del servizio".

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