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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Trasporti, approvata la fusione tra Atc e Fer: c'è anche Ravenna

E' stata approvata in consiglio provinciale la fusione tra Atc e Fer. La delibera è passata a maggioranza con i voti contrari di Pdl, Lega, e Udc. Nasce così una nuova spa per il Trasporto pubblico locale

E' stata approvata in consiglio provinciale la fusione tra Atc e Fer. La delibera è passata a maggioranza con i voti contrari di Pdl, Lega, e Udc. Nasce così una nuova spa per il Trasporto pubblico locale (Tpl) che potrà anche allearsi con altri operatori. Il capitale sociale della nuova newco sarà di 68.492.702 euro con la partecipazione della Regione (46,1%), del Comune di Bologna (30,1%), della Provincia di Bologna (18,8%), di Act di Reggio Emilia (3,1%), della Provincia di Ferrara (1,01%), del Comune di Ferrara (0,65%) e delle altre Province, tra cui Ravenna (0,04%).

"L'obiettivo della scissione-fusione è la creazione di un nuovo soggetto industriale di maggiore rilevanza sul mercato del trasporto pubblico locale a livello sia regionale sia nazionale, che consentirà di cogliere ulteriori opportunità nel mercato dei trasporti - ha detto Gino Maioli, presidente del CdA di Fer - e di sviluppare potenziali sinergie tra le società coinvolte nell'operazione, dando impulso alle attività di trasporto pubblico locale, anche tramite alleanze con altri operatori, sia in termini di crescita delle relative aree, sia in termini di sviluppo dell'intermodalità e di integrazione dei bacini."

Le principali sinergie economiche potranno realizzarsi grazie all'eliminazione di duplicazioni di costi e alla razionalizzazione di alcune fattori produttivi come i risparmi per la diminuzione dei costi del personale di staff e amministrativo, per la razionalizzazione del servizio di distribuzione dei titoli di viaggio, per la ricollocazione dei mezzi Fer presso i depositi di ATC di Bologna e Ferrara, per l'acquisto comune di carburanti, per la possibilità futura, a medio termine, di stipulare contratti di manutenzione ad un minor costo.
Far fronte alle riduzioni di risorse pubbliche, realizzare economie di scala evitando, ad esempio, doppie corse sulle stesse tratte, lavorare per un'efficace integrazione e intermodalità, razionalizzare e ridurre la struttura tecnico-aministrativa e potenziare la struttura operativa, sono le motivazioni per cui nascerà un soggetto che sia in grado di stare sul mercato nelle nuove condizioni che si prospettano.
"La quota di partecipazione della Provincia attualmente pari al 0,10% scenderà allo 0,04% ma - ha sottolineato Valgimigli - il mantenimento della partecipazione in Fer e la partecipazione nella beneficiaria Fer e la contestuale fusione tra quest'ultima e Atc sono da considerarsi strategiche in ordine alle finalità istituzionali della Provincia; rappresentano infatti lo strumento operativo più idoneo per sviluppare e potenziare le politiche sulla mobilità e il trasporto, con particolare riferimento al tpl."

Nel dibattito in consiglio hanno preso la parola i capigruppo:
Gianfranco Spadoni, Udc: "Le località ravennati non traggono benefici da quest'operazione che non ha ricadute migliorative sul nostro territorio. La proliferazione di società rappresenta un costo per gli enti pubblici sfuggendo al controllo del consiglio provinciale."

Nicola Staloni, Sel: "La fusione fa fronte alla competitività e ai tagli del governo Berlusconi in materia di trasporto pubblico. Invece la Regione ha scelto di non tagliare i servizi e di non procedere a licenziamenti."

Tiziano Bordoni, Fds: "Con questo progetto si procede alla razionalizzazione del trasporto pubblico locale salvaguardando l'occupazione e i servizi ai cittadini."

e il consigliere Ivan Neri, Pd: "Ringraziamo la Regione che, oltre a razionalizzare per contenere i costi, si è assunta l'onere di trovare 90mila euro per il tpl a tutela dei dipendenti e dei cittadini."
 

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