Grazie ai documenti falsi godeva di assistenza sanitaria

La Squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale di Ravenna, a seguito di indagini volte al contrasto del falso nei documenti validi per la circolazione stradale, ha individuato una patente di nazionalità lituana (comunitaria) che risultava validata dall’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile di Ravenna ed intestata ad un cittadino lituano, Andreus Makovus, 29enne, e residente a Ravenna.

I dati anagrafici risultanti dai documenti lituani sono risultati sconosciuti all’anagrafe lituana, ragion per cui, a seguito dell’esecuzione di Decreto di perquisizione personale e domiciliare emesso dal pubblico ministero Lucrezia Ciriello, i poliziotti hanno trovato oltre ai documenti contraffatti, anche quelli veri, riferiti al cittadino di nazionalità ucraina (e quindi extracomunitario) I.M., 29enne.

Stante i reati contestati, che vanno dalla falsa attestazione al Pubblico Ufficiale sulla identità al possesso di documenti di identificazione falsi, l'indivuduo è stato arrestato. Venerdì è comparso davanti al gip Milena Zavatti (pm Gianluca Chiapponi), che ha convalidato l'arresto e condannato a 8 mesi. Essendo incensurato, è stato rimesso in libertà. I documenti falsi sono stati confiscati.

In una nota la PolStrada fa sapere “che lo stratagemma della presentazione dei documenti lituani ha permesso al cittadino straniero di addivenire alla moltitudine di servizi in Italia, tra cui il Servizio sanitario nazionale, l’immatricolazione e l’intestazione di una vettura, l’apertura di un conto corrente, l’assunzione a tempo indeterminato presso un’azienda della Provincia e la conduzione di una normale – seppur doppia – vita”. Le indagini saranno estese anche ad altri casi che presentino le medesime similitudini, al fine di sottrarre dalla circolazione su strada potenziali pericoli derivanti dalla guida senza l’abilitazione alla guida.