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Cronaca

Tumori e inquinamento, la situazione a Ravenna: come incidono il traffico e il porto

E' uscito lo studio che aggiorna l’andamento delle più frequenti malattie oncologiche nei territori di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini nel trentennio 1986-2015

A 35 anni dalla pubblicazione dell’opera caposaldo degli studi di diffusione dei tumori in Romagna, è uscito lo studio che aggiorna l’andamento delle più frequenti malattie oncologiche nei territori di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini nel trentennio 1986-2015. Il volume si pone quale riferimento scientifico nel quale sono riportati, per la maggior parte dei tumori maligni, i dati di mortalità, incidenza, sopravvivenza e prevalenza del trentennio 1986-2015 nel territorio della Romagna (Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini).

"La fisiopatologia alla base dello sviluppo delle patologie neoplastiche insegna che le cause sono multifattoriali e sicuramente i nostri stili di vita incidono in maniera importante, ciò che mangiamo, come ci spostiamo, cosa respiriamo sono elementi da tenere in considerazione e i dati epidemiologici possono fornire ulteriori importanti informazioni utili alla comunità medica e scientifica - spiega Pietro Vandini, coordinatore della sezione ravennate di Italia in Comune - Nel 2014, quando ancora ero in Consiglio Comunale, approvammo il primo protocollo del progetto Sinatra (Sorveglianza inquinamento atmosferico territorio di Ravenna) rinnovato successivamente il 31 luglio 2018. Lo scopo del progetto era quello di approfondire e monitorare lo stato di salute dei cittadini di Ravenna rispetto all’impatto dell’inquinamento atmosferico mentre il secondo protocollo era in particolare dedicato alla sorveglianza ambientale ed epidemiologica con l’obiettivo di acquisire informazioni più approfondite sulla qualità dell’aria, in continuità con le campagne di monitoraggio degli anni precedenti, prendendo però in considerazione soprattutto l’impatto sullo stato di salute della popolazione infantile nel periodo 2010-2019, seguendo i nuovi nati e per tutto il periodo di osservazione. Si partiva da un precedente studio di Arpa, che restituiva l’incidenza sul territorio delle diverse sorgenti di inquinamento atmosferico (traffico, riscaldamento, industria e porto), e la conseguente costruzione di una griglia che ha studiato l’esposizione degli abitanti di Ravenna agli inquinanti, a partire dall’anno 2004 fino al 2013. In base alla propria residenza si è associato ad ogni singolo cittadino residente nell’area urbana di Ravenna, di età superiore ai 14 anni, un livello di esposizione e il contributo di ciascuna fonte emissiva. Successivamente lo studio ha incrociato questi dati con lo stato di salute delle persone coinvolte".

"I risultati del primo protocollo Sinatra hanno evidenziato per l’area urbana di Ravenna una situazione non particolarmente critica in termini di impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei residenti, ma tuttavia è emerso un rischio maggiore per alcune patologie in relazione ai più alti livelli di esposizione riferiti ad alcune fonti (traffico, porto) - conclude Vandini - Alla luce dei risultati evidenziati dall'Istituto Oncologico Romagnolo in collaborazione con l'Istituto per lo Studio e la Ricerca sui tumori di Meldola sarebbe estremamente utile ed interessante organizzare un incontro coinvolgendo i due istituti, Arpa e Ausl in modo da capire come leggere tutti i risultati e comprendere come interfacciarli con il progetto Sinatra. Per evitare di dare un'impronta politica ritengo che il contesto migliore sia quello delle commissioni Ambiente e Sanità, per questo chiedo all'amministrazione e a tutti i gruppi consiliari la disponibilità per organizzare le commissioni specifiche".

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