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Cronaca

Monumenti chiusi? A Ravenna spunta il "tour alternativo" per ammirare la città

Mosaici, chiese antiche e percorsi affascinanti: ecco le nuove mete per turisti nella città bizantina durante l'emergenza Coronavirus

Con i siti Unesco chiusi per via dell'ordinanza regionale contro la diffusione del Coronavirus, il settore turistico ravennate rischia una seria battuta d'arresto. Se fino a lunedì l'ufficio turistico di Ravenna registrava ancora un flusso normale di visitatori, da martedì si è vista una drastica diminuzione.
Un problema forse inevitabile con i musei e monumenti di maggior interesse chiusi al pubblico: dalla Basilica di San Vitale, alla Tomba di Dante, dalla Basilica di Sant'Apollinare (sia nuovo che in Classe) all'Antico Porto di Classe.

Ma una risposta al problema arriva dallo stesso Ufficio di informazioni turistiche di Ravenna (con sede in piazza San Francesco), dove il personale si è preparato all'emergenza ideando un "tour alternativo" per i turisti presenti in città.

Un tour di tutto rispetto che permette ai visitatori di vedere mosaici ed entrare in chiese antiche. Sono infatti aperte al pubblico la Basilica di San Francesco (piazza San Francesco) e la chiesa di Santa Maria in Porto (via di Roma). Aperte anche la Rocca Brancaleone e la Biblioteca Classense.

L'itinerario "anti-Coronavirus"

Il personale propone anche un itinerario per poter ammirare vari monumenti e palazzi di pregio, solitamente "oscurati" dai meravigliosi siti Unesco. Questo tour alternativo potrebbe partire dal Mausoleo di Teodorico (parcheggio su via delle industrie), il monumento è particolarmente interessante per la sua storia e la sua architettura e offre la possibilità di cammianare in uno degli spazi verdi più grandi della città. 
Scendendo verso la Rocca Brancaleone (che è aperta) e poi entrando in centro si può passare dai Giardini Speyer, adiacenti alla chiesa di San Giovanni Evangelista. Nei Giardini si può apprezzare la poco conosciuta opera in mosaico "La Gerusalemme Celeste", ispirata alle torri delle città sante di Gerusalemme e Betlemme, rappresentate nei mosaici bizantini delle chiese di S. Vitale e S. Apollinare in Classe.

Giungendo poi in Piazza del Popolo, nel cuore della città, i visitatori possono apprezzare la chiesa S. Maria del Suffragio e l'architettura del Palazzetto Veneziano. Da qui poi si va verso la Tomba di Dante e si ammira la Basilica di San Francesco, dove furono nascoste per diverso tempo i resti del Sommo Poeta. A seguire si può fare uno passeggiata lungo la "via dei poeti" in via Mazzini. Tornando indietro si può concludere con una occhiata esterna all'architettura della Basilica di San Vitale e del Mausoleo di Galla Placidia.

I mosaici contemporanei

Per chi vuole vedere i mosaici dal vivo esistono poi mirabili opere contemporanee, come la Fontana Ardea Purpurea (piazza della Resistenza), purtroppo molto sottovalutata, il museo all'aria aperta del Parco della Pace (fra via Marzabotto e via Marconi) e il monumento a Pier Paolo D'Attorre (via Cavour, a fianco di Porta Adriana).

Già ricominciate le visite guidate

Oltre a questo da martedì sono ripartite le visite guidate. Dunque, è possibile contattare una delle tante guide turistiche abilitate e intraprendere un itinerario con un vero esperto della cultura, della storia e dell'arte ravennate.

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