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Cronaca

Un deposito di gas naturale liquido sul Candiano: arriva la richiesta in Comune

Il Comune di Ravenna ha ricevuto dalla Pir, Petrolifera italo rumena, una richiesta di permesso di costruire relativa alla realizzazione di un deposito costiero di Gas naturale liquefatto a nord del canale Candiano

Il Comune di Ravenna ha ricevuto dalla Pir, Petrolifera italo rumena, una richiesta di permesso di costruire relativa alla realizzazione di un deposito costiero di Gas naturale liquefatto in un'area di sua proprietà prospiciente il lato nord del canale Candiano collocata tra lo stabilimento Bunge e la centrale Enel Teodora, costituito da due serbatoi da 10mila metri cubi da realizzarsi in due fasi successive tra loro. Il liquido naturale, secondo il progetto, verrà mantenuto a pressione atmosferica e ad una temperatura di 160 gradi sotto zero.

L'intervento è soggetto a procedura di autorizzazione ministeriale nonché a valutazione d'impatto ambientale regionale, oltre che a nulla osta di fattibilità da parte del Comitato tecnico regionale (composto tra gli altri da Vigili del fuoco e Arpae Emilia Romagna) organismo che valuterà la sicurezza delle attività previste. Il permesso di costruire che dovrà essere rilasciato dal Comune nell'ambito della procedura di via regionale richiede come pre requisito fondamentale l'ottenimento del nulla osta di fattibilità da parte del Comitato tecnico regionale. Un recente decreto legislativo (257/2016), in attuazione di direttive comunitarie, prevede la realizzazione di una rete di stoccaggio e distribuzione di gas naturale liquefatto quale combustibile alternativo su cui puntare per uno sviluppo più sostenibile dei porti. Col gnl saranno abbattute le emissioni inquinanti di camion e navi che oggi utilizzano combustibili liquidi come gasolio e oli pesanti. Nel suddetto decreto il porto di Ravenna, in virtù del suo inserimento nella rete Ten-t (rete transeuropea dei trasporti), viene espressamente individuato come nodo soggetto ad una specifica domanda di Gnl, creando così le condizioni per un rafforzamento del proprio ruolo. La rete Ten-t viene prevista nel 2013 dall’Unione Europea e individua nove corridoi della rete “Core”. Il porto di Ravenna è toccato da due dei nove corridoi totali: "Mediterranean" e "Baltic - Adriatic". Il progetto sarà pubblicamente illustrato nel corso di una commissione consiliare di carattere informativo e in una assemblea pubblica che sarà organizzata insieme al consiglio territoriale del Mare.

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