rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Un regalo di Natale diverso": 8 campagne Ior per 8 città della Romagna

"Lo Ior ha da sempre un dialogo diretto col territorio in cui si trova ad operare – spiega il direttore generale, Fabrizio Miserocchi – un rapporto privilegiato costruito col grande lavoro dei circa 510 volontari"

Si avvicinano le festività e, come da tradizione, l’Istituto Oncologico Romagnolo lancia le campagne di raccolta fondi a favore della lotta contro il cancro sul nostro territorio per dare la possibilità a tutti di fare “un regalo di Natale diverso”. È proprio questo il titolo scelto dalla Onlus nata nel 1979 per rappresentare le otto iniziative selezionate per venire incontro alle singole esigenze delle varie realtà della nostra regione. Sì, perché se fino all’anno scorso lo Ior sceglieva una sperimentazione particolarmente promettente, o che si era dimostrata una potenziale svolta nella cura o nella diagnosi dei tumori, per questo Natale la decisione è stata quella di venire incontro ai bisogni particolari espressi dalle città romagnole.

"Lo Ior ha da sempre un dialogo diretto col territorio in cui si trova ad operare – spiega il direttore generale, Fabrizio Miserocchi – un rapporto privilegiato costruito col grande lavoro dei circa 510 volontari che quotidianamente portano avanti i servizi gratuiti di assistenza alla persona che offriamo. Nelle attività che svolgono si trovano a parlare tutti i giorni con i pazienti, con i loro famigliari, ma anche con persone comuni che hanno comunque una conoscenza e un’opinione ben precisa della situazione in cui vivono. Grazie a questo potente ‘termometro’ abbiamo potuto misurare ciò che veniva avvertito come più urgente ed importante per le singole realtà: abbiamo potuto comprendere cosa veniva avvertito come mancante o come migliorabile, ed è proprio lì che andremo a lavorare. È così che abbiamo selezionato gli otto progetti di raccolta fondi in vista del Natale".

"Alcuni sosterranno la ricerca scientifica, altri saranno volti all’acquisto di strumentazioni all’avanguardia per far crescere le varie oncologie del territorio, altri ancora verranno dedicati all’attivazione o all’incremento di servizi alla persona, come per esempio l’assistenza domiciliare: un ritorno alle origini per la nostra organizzazione, che è nata fornendo questo tipo di supporto - chiosa Miserocchi -. Un supporto che ricominceremo a fornire in maniera riadattata a quelle che sono le nuove esigenze del paziente oncologico romagnolo, grazie ad un’equipe multidisciplinare che vede la presenza di volontari debitamente formati, di un’operatrice sanitaria e di una psicologa dedicata: non più semplice compagnia ed ascolto quindi, ma un vero e proprio approccio a tutto tondo alla malattia, per lenire per quanto possibile le sofferenze di chi ne affetto e alleviare un po’ il peso che grava sui suoi famigliari”.

I progetti

Numerosi i progetti individuati dall’Istituto Oncologico Romagnolo: a Cesena l'implementazione del neonato Progetto Margherita, servizio dedicato a tutte le pazienti che affrontano il momento della caduta dei capelli in seguito alle terapie; a Faenza l'attivazione a pieno regime del servizio di assistenza domiciliare gratuito; a Forlì il sostegno del "Progetto Moda", una nuova metodica rivoluzionaria di ricostruzione del seno per le pazienti colpite da carcinoma mammario; a Imola l'implementazione del neonato Progetto Margherita, servizio dedicato a tutte le pazienti che affrontano il momento della caduta dei capelli in seguito alle terapie: a Lugo l'acquisto, a favore del Day Hospital Oncologico dell’Umberto I, del dispositivo Paxman Scalp Cooler, un casco refrigerante che si è dimostrato in grado di diminuire le probabilità di caduta dei capelli nelle pazienti sottoposte a chemioterapia; a Ravenna l'attivazione, mediante l’acquisto di un automezzo dedicato, del servizio di accompagnamento gratuito dedicato alle persone che devono recarsi ai luoghi di cura per le terapie ma non hanno la possibilità di raggiungerli in autonomia; a Rimini l'acquisto, a favore dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Infermi, del dispositivo NBI (Narrow Band Imaging), un’apparecchiatura in grado di diagnosticare i tumori delle vie aero-digestive superiori in fase ancora iniziale, migliorando in questo modo l’aspettativa e la qualità di vita del paziente; e a Riccione l'attivazione a pieno regime del servizio di assistenza domiciliare gratuito.

"Il vantaggio di questa scelta è duplice – conclude Miserocchi – in questo modo, ogni cittadino della Romagna potrà sostenere un progetto che andrà a fare la differenza per la particolare realtà in cui vive, per i suoi famigliari, per i suoi amici di sempre. Un regalo di Natale diverso, appunto, ma non meno gradito o importante. Inoltre, grazie a queste campagne, lo IOR si impegna in maniera ancor più precisa a restituire tutto ciò che gli viene generosamente donato con servizi dedicati alla persona e con dispositivi che migliorano l’offerta delle singole realtà ospedaliere del territorio, di modo che il paziente usufruisca delle migliori possibilità di cura direttamente sotto casa. Nei giorni a venire entreremo maggiormente nello specifico delle singole iniziative, in modo che chiunque possa conoscere meglio di cosa si tratta e dei motivi per cui rappresentano un autentico miglioramento per le città della Romagna, già oggi terra riconosciuta d’eccellenza nel campo della lotta contro il cancro. Sono sicuro che la generosità che contraddistingue le persone che abitano la nostra terra meravigliosa si confermerà enorme”. Chiunque potrà sostenere i progetti dedicati alla propria città: basterà indicare nella causale della donazione il territorio o la causa che si intende supportare. Esistono tanti modi per aiutare l’Istituto Oncologico Romagnolo a realizzare le otto iniziative: per conoscerle, basta collegarsi all’indirizzo https://www.ior-romagna.it/dona_ora.html.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Un regalo di Natale diverso": 8 campagne Ior per 8 città della Romagna

RavennaToday è in caricamento