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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Una cena per presentare il libro sul fascismo tra 'cappelletti bastonati' e 'coppa littoria': scoppia la polemica

A Ravenna si discutere a parlare di fascismo e antifascismo, dopo la proposta del sindaco di creare un comitato antifascista e quella di rimuovere la cittadinanza onoraria a Mussolini

A Ravenna si continua a discutere di fascismo e antifascismo, dopo la proposta del sindaco di creare un comitato antifascista e quella di rimuovere la cittadinanza onoraria a Mussolini. L'ultima polemica è partita da un evento programmato per il 23 maggio al Salone dei Mosaici della Casa del Mutilato di piazza Kennedy, durante il quale verranno presentati i libri "Ravenna fascista. 1920-1925, la conquista del potere" di Alessandro Luparini e di "Nero Ravenna. La vera storia dell’attentato a Muty" di Paolo Cavassini e Saturno Carnoli. La presentazione sarà accompagnata da una cena che proporrà piatti dai nomi molto particolari, come il "prosciutto al pugnale", i "cappelletti bastonati", i "tourneados alla squadrista" e la "coppa littoria".

"L’evento ha suscitato un certo clamore per via della “cena a tema” contemplata a seguito della presentazione e da più parti, più o meno scherzosamente, sono stato invitato a renderne ragione - spiega l'autore Alessandro Luparini - Sono stato invitato dalla neo costituita Associazione Culturale Tessere del ‘900 a presentare i miei libri e ho accolto di buon grado l’invito, reputandolo un modo utile per tornare a riflettere sulla storia del fascismo ravennate. Riflettere in modo critico e rigoroso, sulla base delle fonti documentarie, come si conviene a uno storico, senza - ma dovrebbe essere superfluo il sottolinearlo - il minimo intento apologetico, celebrativo e nostalgico. Non sono membro dell’Associazione Culturale Tessere del ‘900 e non ho avuto parte nell’organizzazione logistica dell’evento, tanto meno nella ideazione del menù “a tema” da cui, pur supponendone gli intenti meramente goliardici (pochi giorni fa nella stessa sede è stato fatto altrettanto per un libro sul ’68, con tanto di “cocktail Molotov” e “tartine Potere Operaio”), non posso che prendere le distanze per non generare equivoci sulla serietà e l’assoluta correttezza scientifica del mio lavoro".

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