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Cronaca Solarolo

Una nuova raccolta differenziata in centro per andare "lisci come l'olio"

In media ogni cittadino produce all’anno circa 5 chili di olio alimentare esausto, proveniente principalmente dalla cottura dei cibi e dalle fritture

L'amministrazione comunale di Solarolo ed Hera intendono agevolare sempre di più il conferimento da parte dei cittadini degli oli alimentari, raccolta già presente alla stazione ecologica di via Roma, nella zona industriale, rendendola più comoda e capillare. E’ quindi stata posizionata in piazzale Kennedy, a fianco dei cassonetti vicino all’ingresso alla piscina, una colonnina per la raccolta degli oli alimentari. Appositi volantini informativi sono in distribuzione presso la stazione ecologica, l’Urp cittadino e le scuole.

Come conferire l’olio vegetale nella colonnina stradale

L’olio alimentare (cioè l’olio adoperato in cucina, quello da frittura o utilizzato per conservare gli alimenti nei vasetti) può essere conferito nei contenitori stradali all’interno di normali bottiglie o flaconi in plastica (diametro massimo 18 cm), chiusi con il loro tappo: non è quindi necessario versare direttamente l’olio nelle colonnine o nei contenitori, superando il rischio di imbrattare/sporcare l’ambiente circostante. Un servizio, insomma, più pulito. In questo modo, Hera intende offrire al cittadino un servizio di conferimento più capillare e di qualità sul territorio, che va a integrare il contenitore già posizionato alla stazione ecologica, nel quale l’olio va versato direttamente. L’olio esausto alimentare, così come quello minerale, può essere portato anche alla stazione ecologica di via Roma. Se conferito lì permette di avere riconosciuto in bolletta una sconto di 0,15 euro per ogni chilo conferito. La stazione ecologica di via Roma è aperta tutte le mattine dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12.30 e il martedì, giovedì, sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 18.

Una raccolta a tutela dell’ambiente

In media ogni cittadino produce all’anno circa 5 chili di olio alimentare esausto, proveniente principalmente dalla cottura dei cibi e dalle fritture. Si tratta di un rifiuto dannoso per l’ambiente: se versato nello scarico del lavandino, e quindi nelle fognature, può provocare danni al sistema di depurazione e alle reti fognarie, causando un importante aggravio all’inquinamento ambientale. Inoltre, se finisce nell’ambiente o se viene versato impropriamente nell’acqua o nel suolo, anche un solo litro di olio può contaminare seriamente la falda e le acque superficiali, formando una pellicola che ostacola l’ossigenazione dell’acqua. Se differenziato, invece, l’olio raccolto diventa invece risorsa: infatti, opportunamente trattato, viene utilizzato per produrre energia elettrica o biodiesel. Con mille tonnellate di olio alimentare è possibile produrre energia elettrica per sostenere i consumi di circa 4mila abitanti, mentre da un litro si ricavano circa 0,85 litri di biodiesel, da utilizzare come combustibile negli impianti di riscaldamento o come carburante, miscelato con il gasolio o da solo, in grado di contribuire alla riduzione dei gas serra con emissioni di oltre l’80% inferiori ai combustibili derivanti dal petrolio.

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