rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Lugo

Unione dei Comuni, una firma contro il gioco d'azzardo

I sindaci dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna hanno aderito alla raccolta di firme in favore della legge di iniziativa popolare contro il gioco d'azzardo.

I sindaci dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna hanno aderito alla raccolta di firme in favore della legge di iniziativa popolare contro il gioco d'azzardo. Chiunque, fino a domenica 26 gennaio, potrà unirsi alla  petizione “1000 piazze contro il gioco d’azzardo”.

Il manifesto chiede al Governo una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, accompagnata da un’adeguata informazione. Il manifesto chiede inoltre leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo, per il sostegno alle azioni degli enti locali; infine, il manifesto chiede che sia consentito il potere di ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia richiesto ai Comuni e alle autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet www.labassaromagna.it.

Ad Alfonsine è possibile firmare presso l’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 (nel pomeriggio di giovedì anche dalle 15 alle 18) e sabato dalle 9 alle 12. Per quanto riguarda il territorio di Bagnacavallo, grazie anche alla collaborazione dei Consigli di zona, saranno allestiti banchetti per la raccolta di firme sabato 25 gennaio a Bagnacavallo in piazza della Libertà, dalle 9 alle 12; a Villanova domenica 26 gennaio in piazza Tre Martiri dalle 10 alle 12. La raccolta di firme prosegue inoltre presso l'ufficio Elettorale e l'ufficio Protocollo del Comune, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e il giovedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 17. A Bagnara rivolgendosi all’Urp da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.15 e sabato dalle 9 alle 11. A Conselice all’Ufficio elettorale dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 13 (il giovedì anche dalle 15 alle 18) e il venerdì solo dalle 10.30 alle 13. A Cotignola presso l’Ufficio demografico elettorale, dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 13 e il venerdì dalle 8 alle 13, oltre a un banchetto venerdì 24 gennaio in piazza Vittorio Emanuele II, dalle 9.30 alle 13. A Fusignano all’ufficio elettorale dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.45 e il sabato dalle 9 alle 12. A Massa Lombarda il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13, il martedì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, il giovedì dalle 9 alle 12 e il sabato dalle 9 alle 11.30; il 25 gennaio a Massa Lombarda si può firmare al banchetto allestito in piazza Matteotti. A Lugo mercoledì 22 gennaio dalle 10 alle 12 in largo della Repubblica verrà istituito un banchetto, mentre presso l’Urp sarà possibile firmare dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 13, sabato dalle 9 alle12.30, martedì e giovedì pomeriggio anche dalle 15 alle 17.30. A Sant’Agata infine, all’Ufficio servizi demografici fino a venerdì dalle 10 alle 13 e sabato dalle 9 alle 12.


I DATI SUL GIOCO D’AZZARDO
I dati forniti dall’Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato, che per lo Stato Italiano regola e controlla l’intero comparto dei giochi, a ottobre 2012 confermano la grande espansione del gioco d’azzardo in tutte le Regioni d’Italia, con il primato per il fatturato della Lombardia (1.284 milioni di euro), seguita nell’ordine da Lazio (797), Campania (688), Emilia Romagna (573), Veneto (503), Piemonte (484), Sicilia (468), Puglia (438), Toscana (433), Abruzzo (203), Marche (188), Calabria (186), Liguria (192), Sardegna (159), Friuli Venezia Giulia (125), Trentino Alto Adige (120), Umbria (105), Basilicata (529), Molise (40), Valle D’Aosta (15).

L’analisi della spesa pro capite nelle diverse regioni (considerati tutti gli abitanti), offre però un quadro del gioco un po’ diverso, sempre allarmante e più uniforme da regione a regione. Al primo posto si colloca l’Abruzzo con 155,28 euro a testa, seguito da Lazio (144,83), Lombardia (132,31), Emilia Romagna (131,96), Molise (127,52), Liguria (122,23), Marche (121,97), Campania (119,30), Umbria (118,74), Valle D’Aosta (118,29), Toscana (117,91), Trentino Alto Adige (116,56), Piemonte (110,90), Puglia (108,07), Veneto (103,55), Friuli Venezia Giulia (102,54), Sardegna (96,98), Calabria (94,94), Sicilia (93,94), Basilicata (88,95).  

Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana, con il 3% del Pil nazionale, 5.000 aziende, 120.000 addetti, 400.000 slot machine, 6.181 punti gioco autorizzati, oltre il 15% del mercato europeo e oltre il 4,4% del mercato mondiale, il 23% del mercato mondiale del gioco online. Nel 2011 sono stati giocati 79.814 miliardi di euro, 70.262 miliardi nei primi 10 mesi del 2012, il 12% della spesa delle famiglie italiane. Sono 15 milioni i giocatori abituali, 2 milioni quelli a rischio patologico, circa  800.000 i giocatori già malati. Sono necessari 5-6 miliardi l’anno per curare i dipendenti dal gioco, mentre le tasse incassate dallo Stato sono solo 8 miliardi.

Le persone più interessate al gioco sono le fasce più deboli e fragili della nostra società, chi ha una minore scolarizzazione, chi ha un lavoro più precario, chi è in difficoltà nel trovare una propria identità: giocano il 47% degli indigenti, il 56% delle persone appartenenti al ceto medio-basso;  il 70,8% di chi ha un lavoro a tempo indeterminato, l’80,2% dei lavoratori saltuari, l’86,7% dei cassintegrati. Giocano di più e con più soldi i ragazzi delle scuole professionali, e giocano il 61% dei laureati, il 70,4% di chi ha il diploma superiore, l’80,3% di chi ha la licenza media.

Giocano anche gli adolescenti: si stima che giochi il 47,1% degli studenti tra i 15 e i 19 anni: il 58,1% dei ragazzi e il 36,8% delle ragazze. Gli adolescenti sono più a rischio dipendenza: circa il 4%-8% ha un problema di gioco e il 10-14% è a rischio di diventare giocatore patologico. Giocano pure i bambini: l’8% dei bambini tra i sette e gli undici anni gioca a soldi online; il 15,3% scommette soldi nei giochi offline; i maschi sono più a rischio dipendenza. In molti giocano tutti i soldi a disposizione, altri  hanno l’abitudine di sottrarre soldi in casa o dove capita, altri chiedono soldi in prestito a parenti e amici.

La dipendenza dal gioco è una vera e propria malattia che compromette lo stato di salute fisica e psichica del giocatore, il quale non riuscirà a uscirne da solo. Il malato di gioco (GAP – Gioco d’Azzardo Patologico) è cronicamente e progressivamente incapace di resistere all’impulso di giocare e spesso si trova nella condizione di dover chiedere  prestiti a usurai o a fonti illegali, oppure di venire arrestato per falsificazione, frode, appropriazione indebita o evasione fiscale mirate a ottenere danaro per giocare; a volte  giunge alla perdita del lavoro per assenteismo. Tutto questo produce sofferenza, difficoltà di relazione anche all’interno della famiglia, litigi e vulnerabilità, fino al suicidio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Unione dei Comuni, una firma contro il gioco d'azzardo

RavennaToday è in caricamento