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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Valle della Canna tra fango e siccità: "Una trappola mortale per gli animali"

"Ciò che resta della valle in condizioni drammatiche: piccoli di cigno che annaspano immersi nel fango, carpe e cavalieri d’Italia in pochi centimetri d’acqua, garzette che si aggirano tra le crepe del fondale completamente essicato"

Gli ultimi problemi relativi alla Valle della Canna erano stati evidenziati a inizio giugno da Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio di Lista per Ravenna, quando il consigliere aveva fatto notare come la valle risultasse secca per più della metà della sua estensione presentando poi un question time in consiglio.

"Le condizioni della valle sono state determinate forse a causa della grave siccità, come dichiarato dal Comune di Ravenna, proprietario e gestore della valle, o forse per altri motivi, come ad esempio l’insufficiente manutenzione delle paratoie o la mancata adduzione di acqua - commenta Giuliano Garavini, consigliere territoriale dell’area di Sant’Alberto per Forza Italia - A seguito di numerose segnalazioni e proteste, la valle è stata riallargata a metà giugno. Già allora sollevai numerose perplessità, in quanto il danno alle specie durante il delicatissimo periodo della nidificazione era già stato compiuto e, a quel punto, anziché riempirla nuovamente d’acqua, si poteva effettuare la necessaria manutenzione ai fondali. Nonostante questo, dopo poche settimane, la valle è di nuovo secca, stavolta quasi totalmente. Con quale criterio, dunque, sono stati programmati questi interventi per uno dei siti di maggior pregio ambientale del nostro territorio, tutelato dalle normative regionali, nazionali, europee e internazionali? E con quali costi a carico della cittadinanza?".

"In seguito al riallagamento - continua Garavini - è possibile che qualche specie sia riuscita a nidificare di nuovo, ma ora i pochissimi animali rimasti non riescono a sopravvivere. Le immagini e le segnalazioni dei cittadini descrivono le condizioni drammatiche di ciò che resta della valle: piccoli di cigno che annaspano immersi nel fango, carpe e cavalieri d’Italia in pochi centimetri d’acqua, garzette che si aggirano tra le crepe del fondale completamente essicato. Il Comune ha il dovere di gestire la Valle in modo da consentire la sopravvivenza delle specie che, altrimenti, non sono in grado di sfuggire a questa trappola mortale, poiché i piccoli non sono ancora in grado di involarsi o la fauna ittica di mettersi in salvo spostandosi altrove. Come presidente della commissione ambiente del consiglio territoriale dell’area di Sant’Alberto, sotto cui ricade la Valle della Canna, richiederò al più presto la convocazione di una commissione per fare il punto della situazione e dire basta a questa strage".

Siccità: gli animali della Valle della Canna

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