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Cronaca

Variante di Fosso Ghiaia: "Possono esserci possibilità alternative"

Il ripristino della variante di Fosso Ghiaia, inserito nel Prit della regione Emilia Romagna, riconosce la necessità di una viabilità alternativa alla strada statale Adriatica

Il ripristino della variante di Fosso Ghiaia, inserito nel Prit della regione Emilia Romagna, riconosce la necessità di una viabilità alternativa alla strada statale Adriatica. "Noi del Gruppo Misto riteniamo sia comunque importante non precludere la via ad altre possibilità alternative alla variante già inserita - puntualizza il capogruppo del Gruppo Misto - Per questo abbiamo presentato due osservazioni al piano regionale, che spingono in questa direzione. Nella prima chiediamo di valutare l’inserimento di un collegamento tra la rampa d’uscita dell’E45 di Mirabilandia con la già esistente variante di Savio; nella seconda invece chiediamo l’adeguamento, come già raccomandato dal PTCP 2006 della provincia di Ravenna, della strada provinciale 101 denominata “Standiana”, che è una stretta arteria di collegamento tra la statale 16 e la rampa di uscita della E45, nata per servire i fondi e le poche abitazioni presenti nella zona, non quindi adatta a supportare la mole di traffico che vi si è riversata dopo l’insediamento di Mirabilandia e dello Zoosafari. Proponiamo di lasciare aperte altre possibilità, perché una buona programmazione deve tener conto che la futura espansione di Fosso Ghiaia verso ovest rischia di riproporre problematiche simili a quelle attualmente presenti, riportando il paese a ridosso della nuova infrastruttura realizzata".

"Da non sottovalutare poi - continua il consigliere d'opposizione - l'importante consumo di suolo agricolo produttivo nei pressi di un centro abitato, che la variante inserita inevitabilmente presuppone. Valutare Il collegamento da noi propost  potrebbe invece limitare il suddetto consumo, se progettato sovrapponendo le strade da realizzare ad alcune carraie già presenti. In più si verrebbe a creare una viabilità ad alto scorrimento su cui incanalare obbligatoriamente il traffico pesante, e preferibilmente quello diretto verso i lidi sud, senza penalizzare eccessivamente le attività commerciali già esistenti, liberando il paese da inquinamento sia acustico che ambientale. Auspicando che l’assemblea regionale possa capire la ratio e recepire l’importanza delle nostre richieste, attendiamo fiduciosi un consenso a queste opportunità per migliorare la viabilità di questa zona di Ravenna, da sempre snodo critico e fortemente pericoloso".

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