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Cronaca

Vegani e golosi? Da Ravenna Maria Luisa insegna via web la pasticceria salutista

Maria Luisa Lucherini spiega la sua passione per i dolci, la sua scelta vegana e la sua nuova attività imprenditoriale.

Una passione nata più di vent’anni fa, quando, per motivi di salute, Maria Luisa Lucherini fu costretta a cambiare drasticamente regime alimentare. Ora da Ravenna insegna sul web come fare i dolci in modo "alternativo", vale a dire "dolci vegani".

“Avevo 19 anni quando scoprii il macrobiotico. Ma io ero anche molto golosa e ho cominciato a cercare qualcosa che mi consentisse di mangiare dolci che non mi facessero stare male”. Da quel momento ha iniziato a fare corsi su corsi di pasticceria vegana, fino ad arrivare a proporre lei stessa, da qualche anno, corsi a Ravenna e Forlì. “Ma erano difficili da gestire, perché ogni corsista la sera aveva altri impegni o altre esigenze. Così ho pensato al web”.

E dopo due anni di lavoro e di progettazione, da pochi giorni il videocorso on-line è online sul sito DolciVegani.com, che fa capo alla LU.Ga., società ravennate di cui Lucherini è socia insieme al compagno. “Si tratta del primo corso certificato VeganOk di pasticceria vegana che si svolge completamente on line” spiega Maria Luisa. 

“Tutta la preparazione dei dolci è stata filmata e solo i tempi di cottura sono stati tagliati. Il corso base, infatti, oltre a illustrare le caratteristiche degli ingredienti della pasticceria vegana serve anche per acquistare manualità. Il mio obiettivo non è quello di vendere ricette, ma quello di mettere in grado le persone di crearsi le proprie”.

Il veganesimo spesso viene associato a una filosofia integralista e poco tollerante verso gli altri regimi alimentari. “Personalmente, io sono molto tranquilla. Il mio punto di vista è più che altro salutista, di cui il rispetto degli animali e della natura sono dirette conseguenze. Il veganesimo deve essere una scelta personale, non un obbligo. Tra l’altro, io ho pochissimi amici vegani”.

E come costi? Di solito i prodotti utilizzati nelle ricette vegane sono molto più cari rispetto a quelli tradizionali “Purtroppo i prodotti bio costano più degli altri, è vero. Ma i modi per risparmiare ci sono e sono riassumibili in due parole: territorio e stagionalità. I prodotti di stagione costano meno, così come quelli che non devono fare lunghi viaggi per arrivare sulle nostre tavole. Se si accetta il compromesso di non volere a tutti i costi le fragole a Natale è possibile risparmiare”.

Recentemente si è parlato del regime alimentare vegano come di una dieta rischiosa per i bambini, perché poco bilanciata. Qual è la sua opinione? “Il ‘fai da te’, soprattutto quando ci sono dei bambini, va assolutamente evitato. Se si vuole una dieta bilanciata il mio consiglio è quello di rivolgersi a un nutrizionista esperto. Non si diventa vegani da un giorno all’altro: gli ingredienti vanno introdotti gradualmente. Ci vuole tempo per assimilare qualcosa che non appartiene alle nostre abitudini e al nostro bagaglio di conoscenze”.

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