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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Da Ravenna una nuova squadra di Vigili del Fuoco nelle aree terremotate

Il personale del 115 subentra a quello che ha operato da venerdì scorso nel Comune di Montemonaco (Ascoli Piceno), località situata nel Parco dei Monti Sibillini

Una nuova squadra della Sezione Operativa dei Vigili del Fuoco composta da 13 uomini è partita mercoledì mattina per le aree terremotate del centro Italia. Il personale del 115 subentra a quello che ha operato da venerdì scorso nel Comune di Montemonaco (Ascoli Piceno), località situata nel Parco dei Monti Sibillini, gravemente danneggiata dopo le ultime scosse del 30 ottobre. L’attività operativa sarà caratterizzata da operazioni di messa in sicurezza di edifici gravemente danneggiati dal sisma con priorità per quelli prospicienti la viabilità pubblica, nonché le operazioni a supporto della popolazione relative al prelievo di beni nelle abitazioni rese inagibili dal terremoto all’interno delle Zone Rosse.

L'IMPEGNO DELL'EMILIA ROMAGNA - Un’assistenza partita immediatamente, con l’invio di strutture, tecnici e volontari, dopo la prima scossa del 24 agosto, e che ora, con la terra che continua ad assestare colpi durissimi, prosegue e si rafforza: questa la risposta dell’Emilia-Romagna al sisma che ha colpito il Centro Italia. Un impegno che è stato illustrato mercoledì all’Ufficio di presidenza e alla Conferenza dei presidenti dei Gruppi dell’Assemblea legislativa, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo.

In seguito alle recenti scosse del 26 e 30 ottobre, gli aiuti si concentrano nel comune maceratese di Caldarola, dopo la chiusura del campo di Montegallo (Ap), che ha dato assistenza fino a 270 persone al giorno, e l’inaugurazione della “Cittadella della solidarietà”, che ospita scuola elementare, uffici del Comune, presidio medico-ambulatoriale con la farmacia, sede del Corpo forestale dello Stato e la chiesa. Sono 547 pasti i pasti che quotidianamente vengono forniti a tutta la popolazione di Caldarola e ai volontari impegnati sul posto, grazie al servizio mensa attivato dalla Colonna mobile di Protezione civile della Regione. Impegnati sul campo 39 volontari e 2 funzionari della Protezione civile regionale; 3 ingegneri sono inoltre a disposizione del Centro operativo di Foligno per supportare le attività di gestione dell’emergenza. Questi gli ultimi aggiornamenti sul contributo offerto dall’Emilia-Romagna.

“Abbiamo dato da subito un aiuto concreto, con l’obiettivo di soddisfare le richieste avanzate dal Dipartimento nazionale di Protezione civile e dal Commissario alla ricostruzione- afferma Bonaccini-. Una delle prime necessità emerse nei territori colpiti dal sisma è stata quella di avere supporto di personale amministrativo e tecnico. Per questo, in collaborazione con Anci Emilia-Romagna, abbiamo immediatamente richiesto la disponibilità dei dipendenti dei Comuni ad intervenire, e la risposta c’è stata”.

89 operatori degli Enti locali della regione sono stati impegnati a Montegallo per il supporto amministrativo; dopo le ultime scosse del 30 ottobre sono nuovamente intervenuti, tra Caldarola e Montegallo, 8 operatori di Polizia locale e 9 tecnici e amministrativi.
“Il nostro impegno prosegue e si rafforza su più front i- aggiunge Bonaccini -. Continueremo ad assicurare assistenza alla popolazione e collaborazione per le verifiche di agibilità sugli edifici”. In particolare, da agosto sono state attivate 45 squadre del Nucleo di valutazione regionale, con 82 tecnici coinvolti: hanno operato in 48 comuni eseguendo 1.875 sopralluoghi tra edifici pubblici e privati. Sono stati condotti anche 34 rilievi di movimenti franosi da parte di una squadra di geologi della Regione.

Sul fronte donazioni, arrivano a quasi 450 mila euro i versamenti effettuati da cittadini, associazioni e imprese sul conto corrente aperto dalla Regione dopo il sisma del 24 agosto per aiutare i territori colpiti. “L’Emilia-Romagna si conferma una terra generosa - sottolinea l’assessore Gazzolo -. Proprio in questi giorni stiamo invitando Comuni e Province a comunicarci tutte le iniziative di solidarietà avviate sul territorio, per definire il quadro complessivo delle donazioni regionali da destinare all’intera area colpita e metterlo a disposizione del commissario alla Ricostruzione”.

Un impegno assicurato d’intesa con Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) Emilia-Romagna. “Stiamo collaborando con la Regione e le altre istituzioni nelle attività di gestione dell’emergenza e stiamo dando sostegno alle azioni di solidarietà promosse da imprese, associazioni e cittadini dei nostri territori- sottolinea il presidente di Anci Emilia-Romagna, Daniele Manca-. Continueremo ad aiutare i sindaci nel garantire la continuità amministrativa, mettendo a disposizione personale in grado di dare risposta alle richieste più urgenti, per facilitare il ritorno alla normalità”.

Conto corrente regionale
Si può inviare il proprio contributo per la ricostruzione delle aree terremotate sul conto corrente regionale: IBAN IT69G0200802435000104428964, dall'estero: BIC UNCRITM1BA2. Intestazione e causale: 'Emilia-Romagna per sisma Centro Italia'. È inoltre disponibile il numero verde dell’Ufficio relazioni con il pubblico della Regione  - 800407407 - per chi volesse dare disponibilità per qualunque forma di ospitalità (appartamenti, camper, posti letto).

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