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Cronaca Brisighella

Vini ed oli dell'Emilia-Romagna fanno furore a Vinitaly

Mentre l'ultima giornata di Vinitaly volge alla conclusione il movimento è ancora alto e i calici tintinnano nei 126 stand del rinnovato Padiglione 1 coordinato da Enoteca Regionale Emilia Romagna

Mentre l’ultima giornata di Vinitaly volge alla conclusione il movimento è ancora alto e i calici tintinnano nei 126 stand del rinnovato Padiglione 1 coordinato da Enoteca Regionale Emilia Romagna. L’aria che si respira, però, sa già di soddisfazione per i 4 giorni di incontri e appuntamenti con importatori e partner commerciali per una regione che esprime vini perfettamente rispondenti alle attuali tendenze di mercato, sempre più alla ricerca di prodotti piacevoli e rispettosi dell’ambiente, dal basso contenuto alcolico e dall’elevato profilo qualitativo.

E nel momento in cui in GDO gli acquisti si concentrano sempre più sulle bottiglie oltre i 5 Euro e su quelle sotto i 3 Euro è stato proprio l’emilianissimo Pignoletto a crescere più di ogni altra varietà registrando un +29,7%. Per queste ragioni e grazie alla capacità di coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti nella promozione della filiera vitivinicola l’Emilia Romagna si è presentata in fiera come player di prim’ordine. Il padiglione 1 invita sin dall’ingresso il visitatore a fare esperienza del mondo enologico della regione, un mondo a un tempo elegante e distensivo, sobrio e vivace. Qui, nei quattro giorni della fiera, oltre 30.000 persone hanno assaggiato i vini della regione, operatori e ristoratori hanno potuto usufruire di un wine bar riservato per le loro degustazioni e sono state realizzate decine di incontri e wine tasting, per un totale di circa 5.000 bottiglie stappate.  Particolarmente apprezzato è stato il workshop organizzato da Regione Emilia Romagna  e Unioncamere nell’ambito del progetto Deliziando, che ha consentito a 54 produttori delle nove province emiliano romagnole di incontrare 38 buyer di 16 paesi del mondo.

A Vinitaly l’Emilia Romagna ha presentato anche un’altra specialità DOP, che compensa i piccoli numeri con una qualità elevatissima: l’olio extravergine di oliva. A rappresentare il meglio della produzione della regione al SOL, il Salone internazionale dell’olio d’oliva extravergine di qualità, sono state 6 aziende provenienti da un’area compresa tra le colline bolognesi e romagnole. Il pregiato Olio di Brisighella DOP e l’Olio Colline di Romagna DOP hanno stupito con i loro aromi tanto gli operatori presenti in fiera quanto i degustatori del Gambero Rosso: due oli della romagnola Tenuta Pennita (Terra del Sole - FC) hanno meritato le Tre Foglie – massimo riconoscimento della prestigiosa guida; due foglie invece per gli olii di Fraternali Grilli di Montegridolfo (RN), Tenimenti San Martino in Monte  di Modigliana (FC) e Borgo Fregnano di Brisighella (RA).

Non sono mancate poi le presenze di vip, su tutte quella del Ministro all’Agricoltura Mario Catania. Il ministro è stato accolto nel padiglione dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni e dal Presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna Gian Alfonso Roda. Ha fatto una degustazione al grande banco d’assaggio scegliendo un Pignoletto Spumante tra oltre 300 vini e visitando poi gli stand del Consorzio Vini di Romagna e da quello realizzato – per la prima volta in maniera congiunta – dal Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi e dal Consorzio per la Promozione dei Marchi Storici dei Vini Reggiani.

Nel corso della visita i rappresentanti istituzionali e dei consorzi hanno sottoposto al ministro la questione delle misure protezionistiche che il governo brasiliano intende adottare per contrastare la crescita delle importazioni, ottenendo la promessa di impegnarsi per evitare provvedimenti che danneggino le aziende vitivinicole italiane.

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