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Cronaca

Violenza sulle donne, Ravenna aderisce alla convenzione "No More"

Su proposta di Giovanna Piaia, assessore alle Politiche e alla cultura di genere, nell’ultima seduta la giunta ha aderito alla convenzione “No More”,

 
Su proposta di Giovanna Piaia, assessore alle Politiche e alla cultura di genere, nell’ultima seduta la giunta ha aderito alla convenzione “No More”, contro la violenza maschile sulle donne – femminicidio, elaborata da associazioni femminili – tra le quali Udi, Dire, Associazione delle giuriste democratiche e associazione Giulia – e da realtà nazionali della società civile. La principale finalità della convenzione è quella di richiamare l’attenzione delle istituzioni, nazionali e locali, alla loro responsabilità e agli atti dovuti per contrastare la violenza sulle donne in ogni sua forma.

“Il Comune di Ravenna – commenta l’assessore Piaia - ha dimostrato di onorare la sottoscrizione di carte, campagne e convenzioni che riguardano i diritti umani, sociali e politici delle donne con azioni proprie, con proficue innovazioni amministrative che hanno dato vigore e concretezza ai principi e intenti sottoscritti. Così sarà anche per la convenzione No More. Per realizzare un radicale intervento sulle cause della violenza alle donne occorre agire prima di tutto sulle carenze che riguardano il sistema legislativo, il finanziamento costante del Piano nazionale, la costituzione di un Osservatorio nazionale.

"Sono queste le basi che assicurano la permanenza di azioni efficaci di protezione delle donne e consentono di allargare gli interventi di carattere educativo, culturale e sociale che sono necessari per la prevenzione degli agiti violenti. Politiche attive, coerenti e coordinate vengono richieste dalla convenzione No More - continua Piaia -. Nuovi approcci formativi rivolti ai giovani che assumano la non violenza come processo di apprendimento alla capacita di relazione e di soluzione ai conflitti. Ci sono molti campi di nuove iniziative che dovranno nel futuro immediato includere la consapevolezza e l’intervento degli uomini sugli uomini. Con la guida sapiente dei Centri Antiviolenza e delle Associazioni di donne dovremo in modo collettivo assumere la dimensione politica del fenomeno, non indulgere sul dolore e quantificare i costi umani, economici e sociali prodotti da mancati interventi radicali sul problema”.

Prosegue l'assessore: "In particolare, l’adesione alla convenzione comporta, da parte del Comune, l’assunzione dei seguenti impegni: promuovere la creazione di reti locali competenti tra tutti i settori coinvolti nella prevenzione, nella protezione e nel contrasto alla violenza; riconoscere i centri antiviolenza come nodi strategici di ogni politica e come parte integrante dei servizi da offrire sul territorio per tutelare ed accogliere donne vittime di violenza e nel caso i loro figli; promuovere azioni di prevenzione e sensibilizzazione culturale volti a destrutturare gli stereotipi di genere e a sensibilizzare ed informare sul fenomeno della violenza sulle donne; assicurare, attraverso le competenze delle donne che da anni lavorano per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, una adeguata formazione rivolta a particolari figure professionali quali forze dell’ordine, il personale impegnato nei servizi sociali e sanitari territoriali, magistratura, tribunali, giornalisti e operatori dell’informazione nei mass media”.

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