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Economia Bagnara di Romagna

A Bagnara di Romagna gli ‘stati generali’ delle imprenditrici agricole

Sono 15.654 mila le aziende agricole guidate da donne in Emilia Romagna, regione dove è in crescita il dato percentuale delle donne titolari di azienda

Sono 15.654 mila le aziende agricole guidate da donne in Emilia Romagna, regione dove è in crescita il dato percentuale delle donne titolari di azienda: nel 2000 infatti le donne guidavano il 20,7% delle aziende agricole regionali, mentre nel 2010 la percentuale è salita al 21,5%. E sono proprio le donne imprenditrici del Ravennate le protagoniste dell’incontro pubblico “Nuove frontiere per fare reddito in agricoltura” promosso per domani (ore 17.30) alla Sala Consigliare della Rocca Sforzesca di Bagnara di Romagna da Donne Impresa Coldiretti.

Parteciperanno Lorella Ansaloni, Responsabile nazionale Donne Impresa, Raffaella Cantagalli Responsabile promozione Campagna Amica nazionale e Laura Cenni, Delegata provinciale Donne Impresa. “Tutti lo sanno e lo riconoscono, l’agricoltura non è un problema, bensì un’opportunità per il nostro Paese e per la nostra provincia, peccato però che tanti, troppi pensino all’agricoltura ancora come ad un settore tarato più sulla quantità che sulla qualità e sul valore del cibo che si produce. Ebbene – introduce il convegno Laura Cenni, 53 anni, titolare di un allevamento di bovini da carne di razza romagnola a Riolo Terme da pochi mesi alla guida di Donne Impresa Ravenna – un’agricoltura che non sa cambiare e guardare al futuro, che pensa alla quantità più che al valore delle stesse, non potrà avere un grande futuro”.

Ecco, allora, che al centro del convegno ci sarà proprio l’innovazione, “grimaldello” per aprire nuove frontiere e nuovi sbocchi “in rosa” al settore. Tra le relatrici del convegno anche Lorella Ansaloni di Medolla (Modena), responsabile nazionale Donne Impresa. 53 anni, sposata e madre di tre figli la Ansaloni ha lasciato l’attività in banca per dedicarsi con il marito all’azienda ad indirizzo frutticolo e florovivaistico e al Punto vendita di Campagna Amica in azienda con prodotti alimentari naturali e biologici e per il giardinaggio. Dobbiamo assolutamente proseguire sul cammino già intrapreso della “modernizzazione” dell’agricoltura e favorire la multifunzionalità che emerge anche dai dati nazionali sull’imprenditoria in rosa, “modernizzazione” che spesso passa attraverso la donna” afferma la Ansaloni

Sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Unioncamere, Inps e Istat, In Italia quasi una impresa agricola su tre (29 per cento) è condotta dalle donne che hanno aumentato progressivamente nel tempo il loro peso all’interno del settore agricolo dove hanno trovato occupazione come dipendenti ben 406 mila lavoratrici nel 2011.

L’ingresso progressivo della presenza femminile in agricoltura ha certamente dato un forte impulso all’innovazione che ha caratterizzato il settore con l'ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazione dei prodotti, la crescente attenzione al benessere, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy, l’adozione di piante e animali online e tante altre innovazioni in rosa che le aziende agricole femminili diffuse in diverse tutte le regioni, hanno come peculiarità.

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