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A scuola di Sangiovese, incontro con le cantine

Il corso di specializzazione sul Sangiovese organizzato da Confesercenti e Cescot Ravenna martedì ha fatto tappa, con gli operatori iscritti, presso l'azienda "Villa Bagnolo" di Castrocaro Terme

Il corso di specializzazione sul Sangiovese organizzato da Confesercenti e Cescot Ravenna martedì ha fatto tappa, con gli operatori iscritti, presso l’azienda “Villa Bagnolo” di Castrocaro Terme, con l’obbiettivo di approfondire la conoscenza delle aziende che lavorano sul territorio e apprezzare metodi di produzione e caratteristiche del prodotto finito nella vinificazione del Sangiovese di Romagna.

Il corso proposto per la prima volta quest’anno nel calendario del Cescot propone nel programma un approfondimento sul vino romagnolo più importante, partendo dalla teoria in aula  per  arrivare a visite dirette alle cantine scelte appositamente per rappresentare  le tre macro aree di produzione del Sangiovese di Romagna: Faenza, Forlì e Rimini.

“In realtà, come abbiamo imparato grazie al corso stesso, le sotto zone ora sono ben 12 - dichiara Giacomo Costantini coordinatore dei Pubblici Esercizi di Confesercenti - ma l’obbiettivo che ci siamo dati è di testimoniare ai nostri imprenditori del settore, quanto il Sangiovese sia un ottimo vino, sul quale le aziende del territorio hanno fatto grandi passi, ognuna con proprie peculiarità che sono riconducibili anche alle caratteristiche del territorio. Ecco allora che con tale consapevolezza più cantine locali possono trovar spazio tra le proposte in carta di Bar, Wine Bar e Ristoranti. Inoltre maturare un senso di orgoglio maggiore verso il nostro vino più importante, siamo certi possa produrre un ritorno per tutta la filiera, se non altro perché il valore della proposta enogastronomica è in questo momento un fattore che può far la differenza nel momento in cui il turista sceglie una destinazione.”

Le aziende visitate sono state Leone Conti di Faenza, San Valentino di Rimini e Villa Bagnolo a Castrocaro. Il corso si concluderà con un’esperienza nel ravennate che merita di essere presentata, seppur  non trattandosi di Sangiovese: “l’uva del Tundè”, dell’azienda l’Azdora di Madonna dell’Albero.

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