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Economia

Abusivismo, Confesercenti presenta il "Libro Verde": "Quadro normativo problematico"

Il “Libro Verde” evidenzia le situazioni abusive riscontrate dall’associazione, quelle nuove da monitorare, come le normative da modificare e le proposte relative alle azioni di contrasto

In concomitanza con la presentazione del report nazionale sull'abusivismo in area pubblica, svoltasi martedì mattina a Roma, anche Confesercenti Ravenna insieme ad Anva, il sindacato degli operatori di commercio su aree pubbliche, ha incontrato i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, della Camera di Commercio, Istituzioni ed Enti Locali per illustrare e consegnare il "Libro Verde" sulle situazioni di abusivismo in area pubblica presenti in Provincia di Ravenna. 

Alla presenza del prefetto Francesco Russo e dei massimi vertici delle forze dell’ordine, sono state affrontate le problematiche relative non solo alla presenza di operatori non regolari, ma anche legate alla diffusione dei cosiddetti regimi agevolati, come hobbisti, riusisti, operatori dell'ingegno, mercati dei produttori agricoli e le manifestazioni di somministrazione temporanea. 

"Lo stesso quadro normativo risulta essere molto problematico, con legislazioni vaghe che hanno lasciato campo libero a forme di commercio sotto mentite spoglie, creando vere e proprie "caste" fra chi è sottoposto ad adempimenti normativi e fiscali pesanti e chi di fatto svolge le medesime attività senza rendicontazioni e controlli, esentasse", evidenzia Confesercenti. Il “Libro Verde” evidenzia le situazioni abusive riscontrate dall’associazione, quelle nuove da monitorare, come le normative da modificare e le proposte relative alle azioni di contrasto.

ABUSIVISMO SUL LITORALE - "Nel periodo estivo si riversano sulla costa romagnola circa 3mila soggetti, prevalentemente extracomunitari, che praticano il commercio abusivo sui litorali, sia in forma fissa che itinerante, creando disturbo ai turisti - si legge nel documento prodotto dalla Confesercenti -. I prodotti posti in vendita coprono ormai tutte le tipologie merceologiche, e la contraffazione è una parte significativa delle merce posta in vendita, spesso in veri e propri banchi allestiti abusivamente sulle spiagge. Da nostri rilievi circa un quinto della tentata vendita riguarda prodotti contraffatti, che oltre al circuito d’illegalità da cui provengono costituiscono un grave pregiudizio per la salute e la qualità delle materie".

ORGANIZZAZIONE - "A questi si aggiungono soggetti itineranti che propongono servizi abusivi, come massaggiatori, tatuatori, trecciatori, con le ambigue implicazioni igieniche che ne derivano - viene rimarcato -. Le presenze suindicate hanno caratteristiche eterogenee: una parte batte la costa ormai da anni, una parte si rinnova, una parte si aggiunge in certi mesi in concomitanza con altri eventi (per esempio la chiusura per ferie delle aziende durante agosto), una parte è chiamata dai famigliari e dai parenti. Il fenomeno ormai ha caratteristiche organizzate, con una divisione dei ruoli precisa sia per monitorare e minimizzare gli interventi delle forze dell’ordine (pali e sentinelle che si coordinano tramite il telefono cellulare) sia per la gestione pratica del quotidiano (veri e propri catering organizzati durante l’orario dei pasti, turnazione oraria fra gli abusivi per assicurare una presenza costante).  Il fenomeno si è talmente insediato, permeato e sofisticato da registrare persone che propongono vendite da catalogo, raccogliendo le prenotazioni e consegnando la merce in luoghi e orari pattuiti, o addirittura tramite offerte su cellulare e smartphone da fare visionare alla clientela". 

ABUSIVISMO ITINERANTE - Tra le forme di abusivismo Confesercenti sottolinea anche quelle "di ortofrutta, fiori e piante, vasi, giocattoli, pelouche ed altro esercitanti l’itinerantato con furgonati all’interno delle aree urbane, spesso continuativamente e nei medesimi posti, e la sosta di auto negozi alimentari nelle zone dove si concentrano consistenti flussi di lavoratori, come in area portuale e nei pressi delle aree industriali (in questi ultimi casi si prefigurano anche problematiche di igiene pubblica). Ma la vendita abusiva itinerante è svolta principalmente a piedi, quotidianamente, nelle strade e piazze del centro: cronica è ormai la tentata vendita di fiori, sia di giorno che di sera nei ristoranti e nei centri naturali, e la presenza di soggetti nei parcheggi, che si propongono vuoi come parcheggiatori abusivi, vuoi con vendite di ogni genere, dai libri ai fazzoletti, alla gestione e scambio dei biglietti, così come negli incroci più trafficati brilla negativamente lo sfruttamento della persone, minori e diversamente abili compresi, costrette all’accattonaggio e alla pulizia dei vetri".

MANIFESTAZIONI - Confesercenti evidenzia anche "le manifestazioni di somministrazione temporanea che, sebbene non ascrivibili come abusive, rientrano a pieno titolo nel circuito dei regimi agevolati, con adempimenti e obblighi molto limitati rispetto alle regolari imprese che effettuano somministrazione, e controlli il più delle volte assenti proprio in forza della loro temporaneità. Queste manifestazioni sono fortemente aumentate nel tempo, non più necessariamente legate alla tradizione produttiva e alla conseguente promozione e valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze, ma spesso per far fronte a esigenze di autofinanziamento locale proprio in forza del blando regime normativo cui sono sottoposte.  Oltre alla concorrenza sleale, occorre evidenziare, stante anche il vasto pubblico che aggregano e a cui somministrano, tutte le implicazioni legate all’igiene pubblica, alla sicurezza degli impianti (GPL utilizzato per le cucine in primis), alla rendicontazione fiscale". 

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