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Economia

Accorpamento delle Camere di Commercio, Corsini: "Va lasciata autonomia decisionale"

La proposta di riforma delle Camere di Commercio prevederebbe che, dalle 9 presenti prima della riforma, si passi a 5 in Emilia Romagna, con l’accorpamento di Ferrara e Ravenna

La proposta di riforma delle Camere di Commercio prevederebbe che, dalle 9 presenti prima della riforma, si passi a 5 in Emilia Romagna, con l’accorpamento di Ferrara e Ravenna. La Regione, dopo che il Tar del Lazio ha posto una questione di legittimità in seguito a ricorsi, ha prudenzialmente sospeso i processi di accorpamento in atto impegnandosi a porre la questione in sede di conferenza stato regioni per proporre al governo una modifica condivisa della normativa. 

“A mio giudizio va lasciata autonomia decisionale alle singole camere sulla base delle specificità economiche dei singoli territori - commenta l'assessore Andrea Corsini - Nel nuovo quadro istituzionale le Camere di Commercio rappresentano vere e proprie “Agenzie di Sviluppo Territoriale” sempre al fianco di Istituzioni e imprese e rappresentano un tassello fondamentale anche in relazione alle politiche regionali di sviluppo per il sostegno dei sistemi imprenditoriali. Ritengo pertanto che, alla luce della positiva esperienza svolta in questi anni, di proficua collaborazione sui temi dello sviluppo turistico quale asset strategico della crescita economica e occupazionale della Regione, e per il sostegno al commercio che vive una situazione di difficoltà, vada sostenuta convintamente la rappresentatività territoriale su base Provinciale delle Camere di Commercio di Ravenna e Ferrara. Questo per assicurare maggiore vicinanza al territorio che viene assicurato in maniera più adeguata da articolazioni camerali su base Provinciale".

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