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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Accusato di furto e licenziato, continua la battaglia della Fiom

La Fiom ringrazia, anche a nome del dipendente che nei giorni scorsi è stato licenziato dalla Marcegaglia, tutti i lavoratori che venerdì scorso hanno aderito allo sciopero

La Fiom ringrazia, anche a nome del dipendente che nei giorni scorsi è stato licenziato dalla Marcegaglia, tutti i lavoratori che venerdì scorso hanno aderito allo sciopero che l'organizzazione ha proclamato, in solidarietà, per il licenziamento di natura discriminatoria nello stabilimento Marcegaglia di Ravenna. "Il risultato dello sciopero, in termini di adesioni, a nostro avviso è ancora più importante, se consideriamo il clima aziendale nel quale è stato effettuato", evidenziano dal sindacato.

"Nel pomeriggio, pur di boicottare l'andamento dello sciopero, è circolata addirittura la falsa notizia, che il lavoratore sarebbe rientrato in azienda nelle settimane successive e che lo sciopero era annullato. Per quale ragione e per conto di chi alcune persone hanno messo in circolazione queste voci? - si chiede la Fiom della provincia di Ravenna -. Il giorno successivo allo sciopero, l'azienda ha comunicato alla stampa una scarsa adesione allo sciopero, come se fosse una partita giocata tra la Fiom e l'azienda e non la libertà del singolo lavoratore di decidere se fare sciopero o meno. La solidarietà, arrivata al lavoratore dai singoli e anche da alcune forze politiche, fa sentire meno solo lui e suoi figli".

"Nei giorni scorsi l'azienda ha reso noto che il lavoratore non sarebbe stato licenziato perchè invalido e nemmeno perchè iscritto alla Fiom, ma solo come conseguenza di una serie di richiami per i comportamenti tenuti all'interno dello stabilimento - continua il sindacato -. Se così fosse sarebbe come dire che allora questo è un pretesto e le ragioni vere sarebbero altre. Ma per fortuna il lavoratore non ha mai avuto altri provvedimenti disciplinari".

Conclude Fiom: "La nota emessa dall’azienda termina dicendo che il lavoratore merita il licenziamento in quanto sarebbe un esempio negativo di comportamenti anti-aziendali e lesivi delle stesse maestranze. Sarebbe come dire che l'imprenditore Marcegaglia, avendo subito una condanna, non può più fare l'imprenditore? Non scherziamo. Ora salvo ripensamenti da parte aziendale, la parola passa alla giustizia e ci auguriamo che il lavoratore possa rientrare al più presto nel suo posto di lavoro".

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