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Economia

"Acquistate i regali di Natale nei piccoli negozi del centro"

A chiederlo è Mauro Mambelli, presidente di Confcommercio Ravenna, che invita a uno shopping natalizio "sostenibile"

Con l’accensione dell’albero di Natale in Piazza del Popolo, allestito con più di 20mila luci, è partita anche a Ravenna la grande kermesse natalizia. Con le luminarie accese nelle vie del centro e nelle zone limitrofe, gli alberi di Natale ‘adottati’ dai commercianti come in Via Diaz, quello adottato dai commercianti di via D’Azeglio, Via Cura e Piazza Baracca presso la Chiesa dell’Angelo è incominciato lo shopping delle feste nei negozi con tante proposte per soddisfare qualsiasi richiesta e gusto.

"Quest’anno vorrei lanciare un appello ai ravennati: comprate nei negozi di vicinato, acquistate i vostri regali di Natale nei piccoli negozi tradizionali". A chiederlo è Mauro Mambelli, presidente di Confcommercio Ravenna, che invita a uno shopping "sostenibile". "Per i commercianti, per chi ha una piccola attività, il periodo di Natale è un test importante nelle vendite, può fare la differenza sui dati di bilancio e può consentire a chi ha lavorato meno durante l’anno di iniziare il 2018 con migliori prospettive ed anche decidere di continuare l’attività - spiega Mambelli - A fine mese si tirano le somme: dicembre, infatti, è il mese per eccellenza in cui il titolare di un’attività decide di proseguire l’attività oppure no. Non a caso dicembre è il mese dell’anno in cui avvengono il maggior numero di chiusure di attività. Ma c’è un altro motivo per sostenere i piccoli negozi: oltre alla professionalità e al rapporto che si instaura con il cliente che rimanda ad altri tempi, le vetrine illuminate danno un senso di sicurezza, di vivacità, di allegria e danno occupazione. Strade prive di negozi diventano ghetti, luoghi oscuri, insicuri per chi vi abita e per chi li frequenta. Una vetrina illuminata aumenta la sicurezza, una luce spenta impoverisce un centro, una via, perché le piccole attività commerciali e artigianali sono il vero motore di sviluppo del territorio, garantiscono vitalità e sicurezza per i cittadini".

"In questo quadro anche le amministrazioni comunali devono fare la loro parte, mettendo in campo azioni di sostegno per le attività commerciali e artigianali - continua il presidente - Servono formule innovative, serve una progettualità nuova e vera con un indirizzo chiaro per i centri storici, ma anche per le aree limitrofe dei centro e del forese perché i negozi di vicinato devono rimanere in vita: senza di loro i quartieri e i paesi muoiono. A questo proposito, rinnovo alle Amministrazioni comunali il mio appello per una sorta di ‘risarcimento’ al piccolo commercio da parte della grande distribuzione. A Parma hanno adottato una formula innovativa che consiste in compensazioni obbligatorie previste all’apertura di nuove grandi strutture di vendita, una partecipazione economica perequativa destinata ad attività di sostegno e sviluppo del commercio di vicinato e del centro storico. Tradotto significa che viene quantificato economicamente l’impatto sul territorio, attraverso vari indicatori, delle nuove grandi strutture di vendita o il loro ampliamento, a vantaggio del piccolo commercio. Non dobbiamo inventare nulla. La soluzione innovativa c’è già".

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