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La fotografia dell'ecomonia: disoccupazione in calo, soffre l'edilizia

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, sono attesi miglioramenti per quanto riguarda il tasso di disoccupazione provinciale: dopo il 9,2 del 2014, nel 2015 dovrebbe abbassarsi a 8,6, per arrivare

Segno ancora negativo il settore delle costruzioni. E' quanto emerge dai dati diffusi dalla Camera di Commercio di Ravenna, che, ha fotografato la situazione imprenditoriale della provincia. Per quanto riguarda gli scenari economici, archiviato l'anno 2014 con stime ancora in calo (-0,8), nel 2015 per il valore aggiunto del complesso dei settori produttivi le previsioni indirizzano verso l'inversione di tendenza, con una piccola ma significativa variazione di segno positivo (+0,6), tendenza che dovrebbe migliorare nel corso del 2016 (+1,5%). Per l'anno in corso, segno negativo per il valore aggiunto delle costruzioni, settore ancora in grave sofferenza.    

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, sono attesi miglioramenti per quanto riguarda il tasso di disoccupazione provinciale: dopo il 9,2 del 2014, nel 2015 dovrebbe abbassarsi a 8,6, per arrivare, secondo le previsioni del sistema camerale (su dati Prometeia) al 7,6 dell'anno prossimo; in Emilia-Romagna il tasso di disoccupazione dovrebbe portarsi a 7,8 per il 2015 e 6,9 per il 2016. Nel primo semestre del 2015, le esportazioni della provincia di Ravenna continuano a crescere, mettendo a segno un +1,1% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso; una migliore performance si riscontra però sia per quanto riguarda la crescita media dell'export regionale (Emilia-Romagna: +4,4%) che per quanto riguarda il complesso delle esportazioni nazionali (+5%).

Per quanto riguarda il sistema imprenditoriale, al 30 settembre le imprese attive in provincia di Ravenna sono risultate 35.789;  la variazione percentuale, rispetto ai primi nove mesi del 2014, permane però negativa (-1,48%). Tra gennaio e settembre dell'anno in corso, si sono iscritte 1.662 imprese e cancellate (comprese le cancellazioni di ufficio) 1.896, determinando ancora una volta un saldo negativo pari a -234.  Al netto delle cosiddette “cessazioni d'ufficio”, le imprese cessate risultano essere  1.772 ed il saldo si riduce a -110, con un rallentamento delle cessazioni volontarie, che si accompagna però al permanere di ostacoli all'avvio di nuove attività, fra cui le turbolenze che hanno caratterizzato i mercati internazionali negli ultimi mesi, a causa della decelerazione della domanda dei Paesi emergenti. 

Per quanto riguarda il Registro informatico dei protesti, archivio pubblico gestito dalle Camere di Commercio nell'ambito delle competenze di regolazione e trasparenza del mercato, non solo è possibile attraverso l'interrogazione online verificare la solvibilità dei propri partner commerciali e/o fornitori, ma è anche possibile analizzarne l'andamento e scoprire che prosegue la tendenza già in atto per l'anno 2014: infatti nei primi nove  mesi del 2015, rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, continua a calare il monte complessivo dei protesti levati, sia in provincia di Ravenna che in Emilia-Romagna (rispettivamente -24,4% e -21%), e gli importi (più accentuato in provincia di Ravenna con -51,3%; in Emilia-Romagna -31,8%). In contrazione, come ammontare e come valore monetario, tutti i tipi di effetti (per i primi nove mesi del 2015, non sono ancora disponibili i dati nazionali).    
 

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