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Economia

L'industria manifatturiera ravennate torna a sorridere: primo trimeste positivo

E' quanto emerge dall'analisi presentata dalla Camera di Commercio di Ravenna

Se nella seconda metà del 2016 l’industria manifatturiera provinciale mostrava segnali di rallentamento, l’anno in corso si apre con una moderata ripresa. E' quanto emerge dall'analisi presentata dalla Camera di Commercio di Ravenna. Nei primi tre mesi del 2017 la produzione industriale fa segnare un +0,1%; quindi una variazione positiva, ma ben più modesta del +2,4% registrato mediamente in Emilia-Romagna. Considerando gli ultimi tre trimestri è evidente il manifestarsi di un differenziale negativo della nostra provincia rispetto al resto della regione. In questa fase è il mercato interno a trainare le vendite; il fatturato complessivo, infatti, cresce dell’1,6% mentre il fatturato estero dello 0,5%. Tuttavia, in prospettiva, è ancora la domanda estera a mostrare una migliore intonazione: gli ordini  acquisiti si incrementano dello 0,8% in totale, del +2% quelli esteri.  A marzo le settimane di produzione assicurata sono 9,7, in aumento rispetto al dato del dicembre scorso. Anche la  percentuale di utilizzo degli impianti, si incrementa rispetto agli ultimi tre mesi del 2016 portandosi a quota  77,0%  dal 74,9 di fine anno.

Andamento rispetto al trimestre precedente

Nel primo trimestre, gli indicatori congiunturali segnalano un prevalere delle imprese interessate da variazioni positive rispetto al trimestre precedente per la produzione e gli ordini, di segno opposto per il fatturato. In particolare, per la produzione il 40,7% del totale dichiara un aumento contro il 29,8% che dichiara una diminuzione e il 29,5% che esprime un giudizio di stabilità. Il saldo tra chi osserva una crescita e chi una flessione è del 10,8%, un valore piuttosto elevato per il primo trimestre dell’anno, in linea con il 2016. Per il fatturato la percentuale delle imprese che dichiarano una diminuzione (38,7%) supera di 2 punti percentuali quella delle imprese che registrano un aumento (36,7%), mentre il 26,7% dichiara una stabilità. Infine per gli ordinativi il saldo è dell’8,1%. Il 40,7% delle imprese indicano una crescita, il 32,6% una flessione e il 26,7% nessuna variazione.

Previsioni per il trimestre successivo

Il clima di fiducia è positivo per tutti gli indicatori tranne che per il fatturato. Nel primo trimestre il saldo tra le imprese che prevedono una crescita e quelle che prevedono una flessione è positivo per la produzione, +0,9%, per gli ordinativi totali, +3,0% e per gli ordinativi esteri, +9,1%. Mentre è negativo per il fatturato,-2,9%. Per tutti i parametri, la maggior parte delle PMI ritiene che le condizioni rimarranno stabili.

Imprese attive

In provincia di Ravenna, continua la flessione nel numero delle imprese sia in totale che nel settore industriale. Al 31 marzo sono 2.888 le imprese industriali attive della nostra provincia, 68 in meno rispetto alla stessa data dell’anno passato, pari al -2,3% in termini percentuali. I settori più colpiti sono quello del metallo e prodotti in metallo (-25 unità, -3,7%), quello tessile (-13 unità, -4,2%), quello del legno (-11, -5,3%) e quello dei minerali non metalliferi (-10, -6,4%), perdono qualche unità anche il settore alimentare, delle macchine, dell’elettricità e elettronica e della carta e editoria. L’unico settore che registra una variazione positiva è quello dell’installazione e manutenzione che guadagna 13 unità, pari al +5,9%. Per quanto riguarda la forma giuridica, la flessione interessa in primo luogo le società di persone, che perdono -38 unità (-5,6%), a seguire le ditte individuali con -28, (-2,2%). Sostanzialmente stabili le società di capitale (-2, -0,2%) e invariate le altre forme (0%).

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