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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia San Pietro in Vincoli / Via Cella, 378

Ha aperto i battenti a Santo Stefano “L’Alvadur”: molto più che un semplice forno

I ragazzi hanno sperimentato e riscoperto la passione per un antico mestiere, ed al termine hanno deciso di creare la cooperativa per contribuire ad una reale opportunità lavorativa

Alla presenza di una grande cornice di folla, ha aperto i battenti ufficialmente domenica scorsa il punto vendita – forno e pasticceria – della cooperativa sociale l’Alvadur, in via Cella 378 a Santo Stefano, a una decina di chilometri da Ravenna: una località che, per qualche mese, era rimasta priva di un forno. L’Alvadur è una start-up, nata dall’unione di quattro giovani (Andrea Marchetti, 22 anni, nominato presidente; Marianna Rosa, 21, Beatrice Sarni, 21 e Alex Zambrini, 28) ed un esperto del settore della panificazione, il maestro Fausto Rivola, presidente del Club Arti & Mestieri, che funge ovviamente da “coordinatore” del lavoro dei ragazzi.

Strumento di opportunità, finalizzato all’inserimento lavorativo per giovani e persone in difficoltà – con la prospettiva di ospitare corsi di formazione e molte altre iniziative - Alvadur prende vita attraverso l’attività lavorativa caratterizzata dalla produzione di prodotti di panificazione e pasticceria ed attività formative socio-educative. Fausto Rivola ha avuto modo di incontrare e seguire per diversi mesi i ragazzi grazie ad un particolare ed innovativo percorso formativo: le Botteghe di Mestiere, attivate dall’agenzia ministeriale “Italia Lavoro”. Durante il percorso, i ragazzi hanno sperimentato e riscoperto la passione per un antico mestiere, ed al termine hanno deciso di creare la cooperativa per contribuire ad una reale opportunità lavorativa.

“La formula imprenditoriale della cooperativa è espressione e garanzia di valorizzazione della persona nel mondo del lavoro ed equa distribuzione della ricchezza – spiegano Rivola e Marchetti -: Alvadur fa dello sviluppo della persona il suo valore primario. Del resto lo stesso termine romagnolo Alvadur, che significa lievito Madre, ci riporta ad una condizione di sviluppo e di movimento: da e con il lievito Madre, inizia il processo della lievitazione, così come da un’acquisizione culturale, formativa e lavorativa si sviluppa la crescita di un individuo. Farsi portavoce delle aspirazioni e speranze dei più deboli, dei giovani, progettare e creare una realtà cooperativa non  è solo un momento di pianificazione ma piuttosto la volontà di un gruppo di persone che decidono di investire positivamente le loro energie, cercando di interagire attivamente sul territorio favorendone uno sviluppo in termini sociali ed economici”. La cooperativa. Fra l’altro, si gioverà della collaborazione dell’attiguo Molino Benini, di Luciano Ricci, per promuovere prodotti a base di farine naturali.

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