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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Appalto Hera per la gestione rifiuti, la Cgil: "Incertezza per 500 lavoratori"

La Cgil e le categorie Fp (funzione pubblica), Filcams (commercio) e Filt (trasporti) esprimono forte preoccupazione per il futuro lavorativo di tutte le persone che fino ad oggi hanno operato per la gestione di questi servizi di Hera

La società consortile Ambiente 2.0 di Assago, che comprende l'azienda Aimeri Ambiente di Rozzano (Milano), si è aggiudicata la gara di appalto, indetta da Hera, per la gestione della raccolta e trasporto rifiuti, delle isole ecologiche, della pulizia spiagge e dello spazzamento in tutti i 18 comuni presenti in provincia di Ravenna. "Ambiente 2.0 ha vinto l'appalto, che ha validità di 2 anni per un importo di 41,2 milioni di euro, grazie a un ribasso d'asta di oltre il 14% - afferma il segretario generale della Cgil Ravenna, Costantino Ricci -. La società vincitrice subentra a un'associazione temporanea di impresa, in larga parte formata da aziende e cooperative ravennati, che fino ad oggi ha garantito l'occupazione a circa 500 persone".

La Cgil e le categorie Fp (funzione pubblica), Filcams (commercio) e Filt (trasporti) esprimono forte preoccupazione per il futuro lavorativo di tutte le persone che fino ad oggi hanno operato per la gestione di questi servizi di Hera. “E' ora indispensabile - dice Ricci - che la società vincitrice dell'appalto prenda in carico tutti i dipendenti della realtà che l'ha preceduta nella gestione dei servizi, garantendone i medesimi diritti e le retribuzioni previste dal contratto nazionale di settore. Le nostre preoccupazioni sono alimentate anche dal cospicuo ribasso d'asta con cui Ambiente 2.0 si è aggiudicata l'appalto. Non vorremmo che, a tali condizioni, la società possa ricorrere a una riduzione dell'occupazione e della qualità del servizio svolto".

La Cgil sottolinea anche il fatto che fino ad ora, per i servizi in oggetto, sono state ampiamente coinvolte cooperative sociali che hanno utilizzato lavoratori svantaggiati, inserendoli in percorsi di ricollocazione al lavoro e riabilitazione. Tali percorsi, a favore dei lavoratori più bisognosi d'aiuto, non devono essere interrotti. "Nei prossimi giorni unitariamente a Cisl e Uil incontreremo Hera - dice Costantino Ricci -. Chiederemo attenzione alla qualità dei servizi e impegno affinché nessun lavoratore rimanga senza occupazione. Vogliamo, inoltre, comprendere l'esatta tempistica con la quale la nuova società dovrà iniziare i lavori. E' nostra intenzione incontrarci anche con la società che si è aggiudicata l'appalto. Le chiederemo di assumere tutti i lavoratori con il mantenimento delle condizioni contrattuali, dei diritti e delle tutele legali di cui hanno beneficiato fino ad ora".

I sindacati avvieranno, inoltre, confronti con tutte le aziende che hanno perso l'appalto: "Verificheremo le diverse situazioni aziendali
- commenta Ricci - ma possiamo già anticipare che non  accetteremo alcun licenziamento, sia individuale che collettivo. L'emergenza occupazionale che potrebbe scaturire da questa situazione è un problema che verrà affrontato dai sindacati; ma istituzioni e politica non possono essere assenti visto che stiamo parlando di circa 500 lavoratori della nostra provincia per un servizio molto delicato che interessa i 18 Comuni del ravennate".

LA REPLICA DI HERA - Sulla questione la multiutility chiarisce: "Il passaggio alla nuova azienda è fissato per il primo marzo. Successivamente, come di norma, al passaggio dell’appalto la multiutility verificherà che gli impegni contrattuali, in termini di qualità e quantità dei servizi, dei mezzi e del personale e gli obblighi normativi, siano tutti rispettati. Una particolare attenzione sarà rivolta alla tutela dei posti di lavoro e dei diritti dei lavoratori. In questo senso già in occasione dei primi incontri tra Hera e la società aggiudicataria dell’appalto, è stato garantito l’impegno al rispetto di norme e contratti e la disponibilità ad assumere tutto il personale cessante, in coerenza con la loro offerta". Hera ricorda che nella gara ha inserito sia la clausola sociale di salvaguardia, che prevede l’obbligo per il nuovo fornitore che si aggiudica l’appalto di formulare un’offerta di lavoro al personale operativo impiegato dal fornitore che ha perso l’appalto, sia la clausola per l’inserimento di attività che prevedano l’impiego di lavoratori svantaggiati. "E’ comunque opportuno precisare che l’assunzione dei lavoratori e le contrattazioni contrattuali sono di pertinenza dell’azienda cessante e dell’azienda subentrante e delle relative rappresentanze sindacali", conclude.

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