Il tavolo istituzionale permanente sulla Pansac costituito per iniziativa del sindaco Fabrizio Matteucci continua a lavorare per il salvataggio dello stabilimento produttivo ravennate, dopo la decisione presa dalla direzione di chiudere lo stabilimento di Ravenna per spostare tutte le produzioni a Marghera. Mercoledì pomeriggio si è riunito in municipio alla presenza del sindaco Matteucci e dell’assessore alle Attività produttive Massimo Cameliani.

Presenti l’assessore all’Urbanistica Gabrio Maraldi, i rappresentanti della Provincia e dei sindacati Filtcem - Cgil, Femca - Cisl e Uilcem – Uil, l’amministratore delegato della Pansac Stefano Lupi e il direttore dello stabilimento ravennate Fabrizio Barducci. Al tavolo sono stati convocati rappresentanti delle tre centrali cooperative, di Cna, Confartigianato, Confapi e Confindustria, ai quali è stato chiesto di contattare i propri associati per verificare un eventuale interesse all’acquisizione dello stabilimento produttivo ravennate.

Il sindaco ha sottolineato ancora una volta che l’area della Pansac rimane vincolata all’attuale destinazione d’uso. L’ipotesi di rivedere tale vincolo potrebbe essere valutata solo a fronte di un preciso impegno a spostare lo stabilimento da un’altra parte della città. L’assessore Cameliani ha colto l’occasione per ribadire “l’importanza storica per Ravenna dello stabilimento, in quanto presente fin dagli inizi del Novecento. Si tratta di una realtà che, nonostante le difficoltà economico finanziarie della proprietà, sta lavorando e occupa oltre 60 persone. Nel corso degli anni è stata adeguata la tecnologia di produzione alle nuove esigenze di mercato e questo ha permesso di mantenere alti livelli produttivi”.

Attualmente lo stabilimento produce sacchi industriali di diverse tipologie, film e cappucci termoretraibili, film stampati, stretch hood e altre tipologie di imballaggi industriali, con la possibilità di produrre anche imballaggi biodegradabili di vario tipo.