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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Area Alimentazione Panificazione, rinnovato il contratto di lavoro

L’accordo - valido per il triennio 2016-2018 - si applica ai dipendenti delle imprese artigiane e delle imprese non artigiane che occupano fino a 15 dipendenti del settore Alimentare e per i dipendenti delle imprese dalla Panificazione

Nei giorni scorsi, la Cna - insieme alle altre organizzazioni datoriali e a Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil, ha sottoscritto l’accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro dell'Area Alimentazione Panificazione. L’accordo - valido per il triennio 2016-2018 - si applica ai dipendenti delle imprese artigiane e delle imprese non artigiane che occupano fino a 15 dipendenti del settore Alimentare e per i dipendenti delle imprese dalla Panificazione.

Si tratta del primo rinnovo contrattuale che segue la sottoscrizione delle linee guida per la riforma degli assetti contrattuali e delle relazioni sindacali e che dimostra la grande vitalità delle relazioni sindacali nel comparto, che riescono a innovare per rispondere meglio ai fabbisogni di imprese e lavoratori. E’ stata convenuta la possibilità di applicazione del contratto collettivo alle imprese che svolgono attività di preparazione, di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico. Ovvero, che il Contratto Collettivo potrà essere applicato anche a ristoranti e bar.

Inoltre, è stata ampliata la portata della normativa del contratto a tempo determinato, valida sia per la sezione artigianato che per la sezione piccole imprese del contratto, estendendo i limiti quantitativi e prevedendo la possibilità di assumere 3 lavoratori a termine nelle imprese che ne occupano da 0 a 5. Per le imprese con più di 5 dipendenti, la possibilità di assunzione di un lavoratore con rapporto a tempo determinato ogni 2 dipendenti in forza. Non trovano più applicazione le norme che dispongono per il datore di lavoro l’obbligo di rispettare il periodo di intervallo tra un contratto a termine ed un altro.

Al fine di sostenere l’occupazione nel settore e dotare le imprese di uno strumento agile e meno costoso degli altri, è stato previsto un “contratto a termine per il reinserimento al lavoro” che consente alle imprese artigiane di assumere soggetti per un periodo massimo di 24 mesi, con più di 40 anni di età e con un costo del lavoro inferiore rispetto a quello spettante contrattualmente per le stesse mansioni. Inoltre, per poter rispondere al meglio ai picchi di attività lavorative, il limite di ore dello straordinario è stato esteso a 280, senza alcun ulteriore incremento di costo rispetto alle pattuizioni vigenti. Per le imprese non artigiane che occupano fino a 15 dipendenti del settore Alimentare, al fine di poter garantire una tempistica più congrua per valutare le professionalità in entrata, è stato  incrementato il periodo di prova.

Per la Cna: “Il rinnovo del contratto Alimentare e Panificazione siglato è un grande risultato per permettere alle aziende nuova flessibilità e ai lavoratori un segnale forte di presenza dell'impresa italiana al loro fianco. E’, inoltre, un grande segno di maturità delle associazioni di categoria e del sindacato avere inserito una norma che facilita l'ingresso nel mondo del lavoro alle categorie di lavoratori con età superiore ai 40 anni, a tutti gli effetti un ammortizzatore sociale che va ad aiutare e compensare tali categorie”

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