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Nuovo look per hotel e attività turistiche: prorogata la scadenza del bando

I progetti devono comportare una spesa ammissibile non inferiore ai 20.000 euro e il contributo regionale è concesso nell’ambito della regola del de minimis, nella misura massima del 40% delle spese ammesse e fino ad un massimo di 150.000 euro

Riapriranno dal primo al 30 settembre i termini di presentazione delle domande sul bando legato alla riqualificazione energetica per le imprese turistiche e commerciali. Tale sostiene progetti innovativi finalizzati al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia nei settori del commercio e del turismo per le piccole e medie imprese, costituite anche in forma cooperativa o di associazione temporanea d’impresa, aventi sede operativa in Emilia Romagna.

In particolare, per il settore del turismo, possono presentare domanda imprese appartenenti alle categorie definite negli articoli 5-11 della Legge Regionale 16/2004 (strutture ricettive alberghiere, extra-alberghiere e strutture ricettive all’aria aperta). Per il settore del commercio, la misura si rivolge alle imprese che esercitano attività all’ingrosso o al dettaglio e di somministrazione al pubblico di alimenti o bevande. Sono inoltre ammesse le imprese la cui attività rientra nelle categorie definite come stabilimenti balneari e termali, discoteche e sale da ballo.

I progetti devono comportare una spesa ammissibile non inferiore ai 20.000 euro e il contributo regionale è concesso nell’ambito della regola del de minimis, nella misura massima del 40% delle spese ammesse e fino ad un massimo di 150.000 euro. “La difficile situazione economica che vivono le piccole imprese del settore – evidenzia Nevio Salimbeni, responsabile di Cna Turismo e Commercio – ha fatto sì che il finanziamento previsto (circa 7 milioni di euro) non sia stato in questi mesi completamente utilizzato. E’ quindi corretta la scelta di riapertura dei termini fino alla fine della stagione estiva”.

“Occorre però – conclude Salimbeni – pensare anche a formule diverse d’intervento, in una fase dove gli investimenti in qualità sono necessari ma non sono favoriti, che premino maggiormente le imprese che scelgono di migliorare la loro struttura; in questo senso è opportuno collegarsi al D.L. 83 appena approvato dal Parlamento che introduce un credito d’imposta del 30% per favorire la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive. Sono, queste, valutazioni da svolgere con attenzione; già ora i nostri uffici sono a disposizione per tutte le attività di informazione e consulenza”.

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