rotate-mobile
Economia

"Basta diffamazioni, la cooperazione è una risorsa del territorio"

Lettera del presidente di Legacoop Ravenna sulla crisi economica e sul ruolo della cooperazione in uno dei momenti più difficili per l'economia, anche in ambito locale

In questo complicato scenario di crisi generale che va inasprendosi di giorno in giorno, Legacoop e il mondo cooperativo non nascondono la testa sotto la sabbia e cercano, come sempre, di fare la propria parte, affrontando così le situazioni più difficili per salvaguardare i punti produttivi e il massimo dell’occupazione possibile, cercando altresì di mettere in campo progetti e risorse per trasformare le sfide che questa crisi propone in nuove opportunità di sviluppo e di lavoro.

 

A Ravenna e non solo, però, per alcuni esponenti del Pdl tutto questo è considerato dannoso e frutto di un torbido disegno contro gli interessi della nostra comunità e della nostra gente. Per il bene del nostro territorio sarebbe ora di farla finita con le diffamazioni e bisognerebbe impegnarsi tutti con responsabilità e serietà per cercare di uscire al più presto dalla crisi.

 

Noi a questi signori chiediamo, come abbiamo fatto in più occasioni pubbliche, di dare invece un loro contributo perché oltre alle cose buone o eccellenti che facciamo, possiamo aggiungerne di ulteriori.

 

Occorre adoperarsi a livello nazionale perché si avviino, oltre alle necessarie politiche di risanamento del bilancio, anche politiche di sviluppo e di nuova crescita.

 

L’intera cooperazione ravennate dà lavoro a oltre 25 mila persone, fra soci lavoratori e dipendenti, e ha circa 290 mila posizioni associative, quasi raddoppiate negli ultimi 8 anni; la fiducia nei confronti della cooperazione cresce; la democrazia economica in cooperativa, pur perfettibile, è una precisa realtà. Dialoga in autonomia con tutti i soggetti protagonisti del territorio in quanto ha fra gli obiettivi la tutela dei soci e dei dipendenti delle cooperative a prescindere dall’appartenenza politica personale.

 

La cooperazione, nel suo complesso, anche a Ravenna è fattore di sviluppo, di tenuta occupazionale e ingrediente fondamentale del pluralismo economico e della coesione sociale ed economica. La cooperazione non delocalizza nei paesi in cui il costo del lavoro è inferiore, perché è legata al territorio e patrimonio intergenerazionale. Questa è la nostra ricchezza, che ci ha permesso di resistere meglio di altri tipi di imprese alla crisi.

 

Da parte di Legacoop, stiamo cercando di arginare, impegnando anche risorse del movimento, le poche situazioni di seria difficoltà, a partire dal settore costruzioni e movimento merci, ma anche di attivare nuovi progetti in nuovi settori di attività come ad esempio la produzione di energie rinnovabili, il ciclo delle acque, quello dei rifiuti, la cultura e il welfare, per avere nuovi posti di lavoro, in particolare per i giovani.

 

Inoltre, le cooperative di consumo e di distribuzione, competitive nel territorio, stanno portando avanti le politiche di sostegno ai consumatori, ai disoccupati, ai cassaintegrati con forte impegno nella valorizzazione dei prodotti realizzati in Italia e nei nostri territori, a partire dall’ortofrutta. Fondamentale è l’azione per offrire la massima qualità controllata del prodotto ai prezzi più convenienti.

 

Va ricordato come in questi anni grazie ad esempio a Coop Adriatica, si siano messe in campo politiche che hanno calmierato e ridotto drasticamente i prezzi di svariati prodotti farmaceutici e per l’alimentazione dei bambini e che, per quel che riguarda la precarietà del lavoro, sempre nella stessa cooperativa, il 93% dei contratti è a tempo indeterminato.

 

 

Giovanni Monti

Presidente Legacoop Ravenna

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Basta diffamazioni, la cooperazione è una risorsa del territorio"

RavennaToday è in caricamento