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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Lugo

Offerte dagli Emirati Arabi: ma la Naldoni e Biondi resta fedele alla Romagna

Il 2014 si è aperto con ottime prospettive per la Naldoni e Biondi, storica azienda di Lugo che produce componenti per cilindri oleodinamici

Il 2014 si è aperto con ottime prospettive per la Naldoni e Biondi, storica azienda di Lugo che produce componenti per cilindri oleodinamici, e che già aveva chiuso il 2013 con un significativo più 22% di fatturato rispetto all’anno precedente (anch’esso in crescita). Le previsioni di budget del primo semestre indicano un risultato record, +42% rispetto al semestre precedente: a conferma di una serie di scelte strategiche vincenti da parte dell’azienda lughese.

Motivi principali della crescita, sono la continua innovazione di prodotto e gli eccellenti servizi erogati al cliente, ad integrazione di un’elevatissima qualità di produzione. Rispetto all’innovazione, già nel 2013 l’azienda romagnola aveva realizzato e brevettato una soluzione tecnica inedita: un Pistone Autobloccante per cilindri oleodinamici, che ha trovato immediatamente l’interesse internazionale di molti costruttori, inclusi i colossi mondiali del settore. Ad inizio 2014, la Naldoni e Biondi ha presentato sul mercato mondiale – grazie a recenti incontri in tutta Europa e negli Emirati Arabi - un nuovo sistema per  frenare il fine corsa del  cilindro. Semplicità e ottima progressione sono le caratteristiche base del sistema studiato dall’azienda romagnola, che inoltre contiene gli ingombri e risulta di facilissimo smontaggio. Rispetto ai servizi, è sufficiente sottolineare i tempi di consegna dell’azienda lughese, che sono i più veloci d’Europa, nel settore.

E mentre la domanda interna risente comunque della delicata contingenza economica, è all’estero che la Naldoni & Biondi sta costruendo la sua crescita costante, con clienti in una trentina di Paesi e continui nuovi contatti: fra cui quello – ormai in via di definizione – con una delle più importanti multinazionali a livello mondiale di tecnologie e sistemi di movimentazione e controllo: il che conferma la bontà del lavoro svolto e la capacità creativa di porsi in maniera propositiva sul mercato internazionale.

Se Naldoni & Biondi è in controtendenza rispetto alla crisi globale, lo è anche per quanto riguarda le scelte di sviluppo collegate appunto all’estero. Dalla recente trasferta negli Emirati Arabi, è arrivata infatti una importante proposta di partnership da parte di un gruppo con sede a Dubai: che prevedeva una collaborazione produttiva e commerciale e la costruzione di una unità operativa nel paese arabo (che presenta condizioni molto favorevoli in termini di costo della manodopera, esigua tassazione, possibilità di ricevere contributi a fondo perduto). La proposta ha stimolato una profonda riflessione interna all’azienda lughese: al termine della quale, però, il titolare Giuseppe Biondi, d’accordo con i suoi addetti, ha deciso di rifiutare.

“Ho sempre creduto nella qualità delle maestranze italiane, e in generale anche nella crescita del nostro paese – spiega Giuseppe Biondi -: e spero ancora che possano nascere presto condizioni migliori per le aziende, facilitazioni che riguardino lo snellimento della burocrazia, l’accesso al credito, le imposizioni fiscali. Credo che l’Italia sia depositaria di un’esperienza e di una qualità anche creativa, sintetizzabile nel concetto di “Made in Italy”, che è ancora riconosciuta in tutto il mondo e in molteplici settori produttivi. Per questo, nonostante l’offerta ricevuta, abbiamo deciso di proseguire la strada intrapresa negli ultimi anni: che ha favorito la crescita e lo sviluppo dell’azienda, la sua capacità di fare innovazione e l’affermazione sui mercati internazionali. Ciò non toglie l’attitudine costante che abbiamo a creare partnership con altri soggetti che operano su questo mercato, collaborazioni alle quali siamo sempre disponibili: ma la base deve rimanere qui, dove siamo nati e dove siamo cresciuti in maniera costante e affidabile”.

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