Camera di Commercio di Ravenna, Giorgio Guberti è il vice presidente

Il rinnovato Consiglio della Camera di Commercio, che nella seduta di insediamento dello scorso 30 agosto aveva provveduto ad eleggere Natalino Gigante come nuovo presidente, lunedì mattina ha provveduto alla nomina della nuova Giunta camerale. La Giunta, riunitasi per autoconvocazione al termine dei lavori del Consiglio, ha proceduto all'elezione fra i suoi componenti effettivi del vice presidente, Giorgio Guberti.

Oltre alla nomina della nuova Giunta che sarà operativa per i prossimi 5 anni, al Consiglio è stato proposto di costituire, quali organi consultivi di supporto alla Giunta, Commissioni camerali nell'ambito dei settori Agricoltura, Artigianato, Commercio e Turismo, Industria e Commissioni speciali per lo studio di tematiche particolari quali ad esempio quella relativa al porto, trasporti e logistica.

Vengono confermati il Comitato  per la promozione dell'imprenditoria femminile, in corso di rinnovo, e una serie di Gruppi di lavoro, i cui componenti, ricoprendo ruoli di responsabilità nell'ambito dell'economia territoriale, agevoleranno i lavori della Giunta e del Consiglio e daranno concreto supporto all'attività della Camera di commercio.

Per il settore Agricoltura è stato nominato Danilo Misirocchi Danilo; per il settore Artigianato Massimo Mazzavillani e Tiziano Samorè; per il settore Commercio Gabriella Capelli, Gianluca Gaspeoni e Giorgio Guberti;  per il settore Industria Alessandro Curti; mentre per la Cooperazione Valeriano Solaroli.

SPADONI - "Anche la nomina del vicepresidente conferma un orientamento ormai diffuso di assegnare i ruoli dirigenziali a funzionari e non ai veri rappresentanti delle categorie che da più vicino impersonano e  seguono direttamente l’economia, oltre ad essere i veri protagonisti, impegnati sul campo,  dei vari settori imprenditoriali", afferma il consigliere provinciale dell'Udc, Gianfranco Spadoni.

"Le imprese hanno bisogno dei funzionari e delle associazioni di categoria, ma non possono essere fagocitate dagli stessi che sono tutt’altra cosa rispetto a chi conduce, lavora e amministra un’azienda,  rispondendo del proprio patrimonio personale - chiosa Spadoni -. In particolar modo  l’ente camerale  specie in questo periodo particolare, ha bisogno di rappresentanti autorevoli che siano realmente espressione del tessuto economico locale. Nulla di personale nei confronti  del presidente e del suo vice cui va la mia stima personale, tuttavia appare inopportuno perseverare su questa linea, mera espressione di dirigenti o ex dirigenti di associazioni imprenditoriali, come nel caso di Gigante".