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Economia

Camera di Commercio, al via le procedure per l'accorpamento con Ferrara

Il Consiglio della nuova Camera di commercio sarà composto da 33 membri in rappresentanza delle imprese, dei lavoratori, dei consumatori e dei liberi professionisti

Sono partite le procedure per la costituzione del Consiglio della nuova Camera di commercio di Ferrara e Ravenna: Mauro Giannattasio, nominato Commissario ad acta dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda il 16 febbraio scorso, ha pubblicato lo scorso 1 marzo l’avviso pubblico previsto dal processo di riorganizzazione delle Camere di commercio voluto dal Governo, che prevede gli Enti camerali da 105 passino a 60. La tabella di marcia si farà adesso più serrata: le Organizzazioni imprenditoriali, sindacali dei lavoratori, le Associazioni dei consumatori, gli Ordini e i Collegi professionali delle province di Ferrara e Ravenna avranno 40 giorni di tempo (entro le 17 di martedì 10 aprile) per documentare il proprio grado di rappresentatività. Questo ai fini della della ripartizione dei seggi del Consiglio della nuova Camera di commercio, che sarà composto da 33 membri in rappresentanza delle imprese, dei lavoratori, dei consumatori e dei liberi professionisti.

Ricevuta da parte del Commissario ad acta tutta la documentazione, il presidente della Regione Emilia Romagna definirà il grado di rappresentatività di ciascuna Organizzazione imprenditoriale; individuerà le Organizzazioni imprenditoriali, o loro gruppi, cui competerà la designazione dei componenti il Consiglio camerale, ed il relativo numero; determinerà a quale Organizzazione sindacale o Associazione dei consumatori, o loro raggruppamenti, spetterà effettuare la designazione. Il presidente della Giunta regionale, raccolta poi la documentazione idonea ad attestare il possesso dei requisiti personali che i soggetti interessati avranno provveduto a trasmettere, disporrà la data di insediamento e la prima convocazione del Consiglio per la nomina del presidente della nuova Camera di commercio.

La riforma in pillole

Il decreto di riordino delle Camere di commercio n. 219/2016 attribuisce un ruolo nuovo alle Camere di commercio mettendole sulle frontiere
dell’economia: digitale, start-up, scuola e università in collegamento con il mondo delle imprese, qualità e ricerca dell’eccellenza, cultura, turismo e sostenibilità sono i “luoghi” dove si costruisce il futuro delle imprese; sceglie di fare del Registro delle imprese la dorsale di un rapporto più moderno tra imprese e Pubblica amministrazione, non più basato sui bolli e le autorizzazioni; introduce l’idea di garantire nuove logiche di premialità per le Camere di commercio più virtuose, che avranno così modo di ottenere risorse aggiuntive ed investire sempre di più sui territori e le loro straordinarie potenzialità (la valutazione delle performances sarà affidata ad un apposito comitato istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico).

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