Caro benzina: "Gestori penalizzati dalla grande distribuzione"
"I gestori dei distributori di carburante vengono ulteriormente penalizzati non solo dalle tasse statali, ma anche dalla presenza sul territorio di stazioni di proprietà della Grande distribuzione"
“All’indomani dell’ennesimo aumento delle accise sulla benzina, i gestori dei distributori di carburante vengono ulteriormente penalizzati non solo dalle tasse statali, ma anche dalla presenza sul territorio di stazioni di proprietà della Grande distribuzione che praticano prezzi molto inferiori senza dare alcun servizio (le pompe sono tutte solamente “self service”) ai quali i benzinai non possono avvicinarsi e la motivazione è alquanto semplice”.
Faib-Confesercenti e Figisc-Confcommercio (sindacati dei gestori) ribadiscono la “preoccupazione per una Categoria che fatica risollevarsi dopo il sesto aumento delle accise dal 1 gennaio 2011 e pertanto non può avvicinare i prezzi a quelli proposti da Conad: a differenza della Grande distribuzione che non è soggetta alla stessa normativa dei gestori e quindi compra i carburanti a prezzi molto, molto inferiori, i gestori degli impianti sono obbligati a praticare un certo prezzo imposto dalle Compagnie petrolifere e non possono prescindere da quello”.
Nel fare 50 euro di rifornimento di benzina bisogna ricordare, spiegano dall'associazione di categoria “che quell’importo non corrisponde al guadagno del gestore che invece si porta a casa solamente il 2,8% perché in verità il prezzo della benzina è composto per più della metà da accise e IVA. L’esagerato costo dei carburanti non è da imputare a chi di mestiere gestisce per conto delle Compagnie i distributori e offre un servizio 24 ore su 24, l’unico di questo genere”.