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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Cervia

Cervia, Confcommercio e Confesercenti all'unisono: "No alla tassa di soggiorno"

Confcommercio Ascom Cervia e Confesercenti Cervia, sulla base dei dati forniti dalle indagini sull’imposta di soggiorno effettuate da Federalberghi e da Assohotel nazionali, evidenziano che "nelle località in cui la tassa è stata introdotta non sono stati realizzati investimenti significativi"

Confcommercio Ascom e Confesercenti Cervia ribadiscono il "no" al’introduzione dell’imposta di soggiorno. "Alcuni esponenti politici e sindacali rilanciano come strumento per sanare il bilancio comunale e recuperare risorse per lo sviluppo", affermano le associazioni di categoria, ma "appare evidente come la scelta di inasprire la leva fiscale con una nuova tassa, danneggi le imprese già duramente impegnate a fronteggiare la crisi e impedisca di intraprendere la via della crescita".

"E’, quindi, netta l’opposizione all’introduzione di nuove imposte, qualunque esse siano, e all’incremento di quelle già esistenti - proseguono Confcommercio e Confesercenti -. Non è, poi,  accettabile che i turisti, che con la loro presenza contribuiscono in modo determinante alla produzione del reddito locale, siano caricati anche di questo ennesimo balzello proprio nel momento in cui gli operatori del settore ricettivo, attuano politiche di contenimento dei prezzi per mantenere inalterata l’attrattività della località. Allo stesso modo, non è accettabile che gli operatori economici esercitino il ruolo improprio di “sostituti d’imposta” che li grava di un ulteriore onere burocratico e li espone al rischio di farsi carico personalmente del pagamento dell’imposta per non essere penalizzati nei confronti della concorrenza"-

Confcommercio Ascom Cervia e Confesercenti Cervia, sulla base dei dati forniti dalle indagini sull’imposta di soggiorno effettuate da Federalberghi e da Assohotel nazionali, evidenziano che "nelle località in cui la tassa è stata introdotta non sono stati realizzati investimenti significativi per il turismo con i proventi incassati, nonostante le promesse in tal senso degli amministratori locali, come dimostrano, a titolo di esempio, i casi di Ravenna e Riccione. Inoltre, la frammentarietà dell’applicazione dell’imposta nelle 14 località emiliano romagnole (su 309 abilitate) in cui essa è stata introdotta (diversità di tariffe, periodi di applicazioni, scontistiche, esenzioni) è tale da compromettere la trasparenza dell’offerta turistica, già resa complessa dal problema dei sistemi di classificazione diversi da regione a regione, e la sua comprensione specialmente da parte della clientela straniera".

"La linea da seguire in una località che vive di turismo, come Cervia, è un’altra: riesaminare con attenzione il bilancio del Comune per reperire al suo interno i possibili interventi di spending review finalizzati a eliminare le spese improprie e gli eventuali sprechi - aggiungono Confcommercio e Confesercenti -. In questa direzione, le Associazioni hanno inoltrato al Sindaco la richiesta di acquisire in tempi rapidi i documenti del bilancio di previsione 2015 per poterlo analizzare e avanzare osservazioni in merito. Non è con “interventi tampone”, come l’imposta di soggiorno, deliberati in assenza di un contesto progettuale di più ampio respiro, che si risolve il problema della carenza di risorse pubbliche e, più in generale, dell’economia locale. Occorre, al contrario ripensare l’impostazione generale della promozione turistica della città perseguendo una strategia di crescita solidale, che non privilegi alcuni settori a danno degli altri e che sappia avviare soluzioni di medio e  lungo termine condivise da tutte le categorie economiche".

Le associazioni di categoria, concludono, "sono impegnate con determinazione su questo versante di nuova progettualità e di fattiva collaborazione tra amministrazione  pubblica e associazioni di rappresentanza imprenditoriale. Solo così sarà possibile mantenere un livello generalizzato di benessere e servizi sociali di elevata qualità per tutti. La posizione assunta dal Sindaco durante la recente campagna elettorale, nella quale si è pronunciato con estrema chiarezza contro l’introduzione dell’imposta di soggiorno, è la certezza che egli saprà restare fedele a questo impegno con gli elettori, confermano la giusta linea del Comune di Cervia che costituisce il punto di partenza per affrontare insieme, la non facile stagione turistica della prossima estate".

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